2013
12 aprile 1970: Cagliari campione d’Italia. Il comunicato del sito
Come scritto poco fa, sono passati 43 anni dal primo ed unico scudetto del Cagliari. Il sito ufficiale della squadra rossoblù ha voluto ricordare la storica impresa dell’aprile 1970 con il seguente comunicato:
“Succedeva tutto 43 anni fa, il 12 aprile del 1970. Sembra ieri. Chi c’era non potrà mai dimenticarlo; chi non l’ha vissuto di persona, ma ha sentito i racconti dei genitori o dei nonni, sente sempre i brividi e rimarrebbe ore ed ore a riascoltare la stessa storia: il 2-0 al Bari, firmato Riva di testa su punizione di Brugnera, e Gori, sul finire, dopo un’azione manovrata. E i mille aneddoti di quella giornata, i tifosi che entravano all’Amsicora tre ore prima del fischio d’inizio portandosi porchetto arrosto, malloreddus e vino; il latitante riconosciuto e catturato dai carabinieri che si guardò la partita ammanettato dietro una porta; l’esplosione di gioia al fischio finale; i caroselli di auto per la città. Cagliari Campione d’Italia con due giornate d’anticipo. Si potrebbero anche rievocare all’infinito i capitoli di quell’esaltante stagione: la rovesciata di Riva a Vicenza; la drammatica partita di Torino contro la Juventus, con la sceneggiata di Lo Bello e il rigore di Haller parato da Albertosi; la maxi squalifica di Scopigno dopo la partita di Palermo; l’infortunio a Tomasini e l’invenzione di Cera libero d’impostazione. Un’impresa che, dicono i sociologi, andò oltre il semplice significato di una vittoria sportiva; secondo qualcuno servì a unire definitivamente la Sardegna all’Italia. Forse esagerazioni e forse no. Di sicuro quel Cagliari diventò la squadra simpatia di tutti i tifosi neutrali e non è un caso se il ricordo è ancora fresco, a distanza di 43 anni. E allora ricordiamoli, gli eroi del ’70, uno per uno, come un’unica formazione, scandita dallo speaker dell’Amsicora: Albertosi, Martiradonna, Zignoli, Cera, Niccolai, Tomasini, Domenghini, Nenè, Gori, Greatti, Riva, Reginato, Brugnera, Poli, Mancin, Nastasio, Scopigno. Tutti consegnati al Mito“.