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Il 2016 del Cagliari mese per mese: settembre

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Come ogni anno ripercorriamo i 12 mesi vissuti dal Cagliari: settembre vede il Sant’Elia ergersi a fortino, ma lontano da casa i rossoblù faticano

BOLOGNA – Settembre si apre con la trasferta di Bologna, una gara nella quale il Cagliari non riesce a ottenere punti nonostante l’avversario non dimostri sul campo una superiorità evidente. A complicare i piani dei sardi l’espulsione di Storari, mentre fra le poche note positive si registra la crescita di Bruno Alves: il portoghese prende per mano la squadra nel momento difficile e segna su punizione. Si confermano i limiti dei rossoblù in trasferta, un campanello d’allarme che troverà conferme più avanti.

ATALANTA – Una settimana dopo al Sant’Elia arriva l’Atalanta, compagine ancora alla ricerca di una quadratura che arriverà solo qualche tempo dopo. La squadra di Rastelli si impadronisce subito della partita, Borriello va a segno ancora contro una sua ex: è doppietta per l’attaccante, in mezzo la rete di Sau. Finisce 3-0 e i rossoblù riabbracciano Joao Pedro dopo il lungo stop. Rafael non fa rimpiangere Storari respingendo un rigore di Paloschi sull’uno a zero.

JUVENTUS – Appena tre giorni dopo si torna già in campo, il Cagliari va allo Juventus Stadium per quella che sulla carta è la gara più difficile dell’intero campionato. Non ci sono sorprese né attenuanti, i bianconeri dominano in lungo e in largo segnando quattro gol. Giocare in trasferta contro un avversario più attrezzato si rivela vero e proprio tallone d’Achille dei rossoblù, che non riescono mai a opporsi allo strapotere dei padroni di casa.

SAMPDORIA – L’alternanza di risultati si conferma puntualmente al turno successivo, ospite del Sant’Elia è la Sampdoria. Una partita che inizia condizionata dal caso Storari, il portiere si presenta senza la fascia da capitano che la tifoseria organizzata non gli riconosce: una scelta che Rastelli motiverà sulla ricerca della serenità ambientale. Joao Pedro porta in vantaggio i rossoblù, ma Bruno Fernandes a pochi minuti dal termine pareggia i conti. Va in scena allora la favola di Federico Melchiorri, che torna in campo dopo il brutto infortunio al ginocchio che lo aveva tenuto a lungo lontano dal campo: la sorte prende la forma di Viviano, che liscia clamorosamente un pallone fuori area e lo lascia all’attaccante. Diagonale da posizione defilata, palla in gol e lo stadio esplode di gioia intorno al figliol prodigo.

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