2013
Cossu: «Nessuno può scalfire la nostra storia!»
«Gioco nella squadra che amavo da bambino»: quante volte abbiamo ascoltato questa frase? Tante che alla fine ha perso il suo valore. Questo però non è il caso di Andrea Cossu, che ha dimostrato nell’arco della sua carriera quanto sia vera per lui. Il centrocampista del Cagliari ha parlato della sua squadra del cuore: «Siamo gli stessi, ci conosciamo a memoria e partiamo molto motivati. Questa squadra ha una storia che nessuno può scalfire: quel che abbiamo provato l’anno scorso, senza campo e senza tifosi, è stato e rimane devastante. Da nomadi abbiamo fatto un’impresa. Dobbiamo sempre migliorare ma una volta presa la salvezza, potremo divertirci. Il modulo e le indicazioni dell’allenatore, sono chiare a tutti. In precampionato, siamo cresciuti gradatamente, si è visto gioco e qualità», ha dichiarato Cossu ai microfoni de “La Nuova Sardegna”, a cui ha spiegato l’avvio di stagione della squadra allenata da Diego Lopez e parlato del ritorno allo stadio Sant’Elia: «Con l’Atalanta siamo partiti bene, col Milan, eravamo in casa loro e comunque, il pareggio ci stava. L’importante è tornare quanto prima al Sant’Elia. Stadio pronto per l’Inter? Speriamo per il sabato prima con la Samp. Per i tifosi sarebbe un gol indimenticabile. Il campionato scorso ci è capitato di parlarne tra noi. La nostra tifoseria è stata comunque meravigliosa. Ora, merita di poterci sostenere al meglio, non a mille chilometri da Cagliari. E un plauso va anche alla società che ha fatto sforzi enormi investendo su Is Arenas».
Il calciatore cagliaritano ha poi svelato il suo traguardo e parlato di due compagni di squadra: «Mi piacerebbe avere meno infortuni per essere più continuo. Cosa deve fare Sau per convincere Prandelli? Sta facendo già benissimo, il gol al Milan è da antologia. Murru? Cresce bene, è già una realtà. Sarà un grande». E, infine, rivela: «La squadra che mi emozione oltre al Cagliari? Il Bayern Monaco di Guardiola».