2013
Delio Rossi: «Confermo la squadra per cercare di riscattarci»
Dopo la disastrosa sconfitta nel derby è un Delio Rossi sulla graticola quello che si presenta in conferenza stampa alla vigilia di Cagliari-Sampdoria. Il tecnico blucerchiato non cerca scuse ma vuole che i suoi ragazzi si riscattino sul campo dopo i malumori giunti dai tifosi e dalla stessa dirigenza doriana.
«Mi sembra di averci messo la faccia, anche a nome dei miei giocatori e penso di essere stato anche abbastanza esagerato. Le persone non vanno giudicate per i titoli ma in base alla relazioni. La fortuna del calcio è che non è come alle Olimpiadi che dobbiamo aspettare 4 anni. Dobbiamo farci una verginità, anche perchè quello che è successo non possiamo cancellarlo se non comportandoci in maniera diversa. I segnali una squadra li deve dare in allenamento però penso che non siamo dei fenomeni ma non siamo quelli che siamo scesi in campo contro il Genoa. E nelle precedenti partite lo abbiamo dimostrato»
Queste le parole riportate dai nostri colleghi di SampNews24.com, Rossi prosegue puntualizzando la voglia di risollevarsi insieme agli stessi giocatori che hanno perso il derby: «Un allenatore è a disposizione dei giocatori. Se andate a risentire le interviste ho sempre detto che si riparte dall’anno scorso ma si può cambiare qualcosina. Cambiare dopo una partita del genere significa fare dei capri espiatori e a me non piace. Il presidente l’ho sentito al telefono e ci ho parlato dopo il derby. A lui e alla società ho espresso le mie idee e i miei pensieri. Il presidente è il massimo esponente della società e io sono un dipendente e devo fare il bene della società con quello che mi hanno messo a disposizione. Non ci sono problemi con il presidente».
«Domani è una partita tra Cagliari e Sampdoria. Non c’entrano porte aperte o chiuse, sono tutte attenuanti. Io di solito volevo confermare la stessa squadra per dare la possibilità di riscatto. Poi devi fare qualche cambio fisiologico perchè Eder è infortunato. Eder lo sostituirò con un altro giocatore non giochiamo in 10. Abbiamo delle idee in testa, ora vediamo. Penso che ci vorranno una decina di partite per dare un giudizio alla squadra. Non posso dare un giudizio su tre partite. Certi giocatori sono arrivati da tre giorni e qualcuno non parla l’italiano. Anche Gesù ci ha messo sette giorni a fare il mondo. Noi siamo nella situazione che dobbiamo risollevarci presto e bene».