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Atalanta-Cagliari, Lopez: «Ci servono punti. Davanti gioca uno tra Farias e Sau»
Alla vigilia di Atalanta-Cagliari, l’allenatore dei rossoblù Diego Lopez presenta la gara in conferenza stampa ad Asseminello
Ultima partita dell’anno per il Cagliari. Domani i rossoblù affronteranno l’Atalanta a Bergamo per la gara che chiude il 2017 e il girone d’andata del campionato di Serie A. Una sfida complicata per la squadra allenata da Diego Lopez, che dovrà fare anche a meno di Joao Pedro, fermato per un mese dal giudice sportivo. Alla vigilia del match, il tecnico uruguaiano presenta i temi della partita nella consueta conferenza stampa nel centro sportivo di Asseminello.
PARTITA IMPORTANTE – «Domani abbiamo una partita importante – esordisce Lopez in conferenza – l’ultima del 2017. Dobbiamo cercare di fare una grande prestazione, abbiamo lavorato bene. Sappiamo che servono i punti, dovremo cercarli ovunque. L’Atalanta sta bene e fa risultati importanti già dall’anno scorso, gioca bene e ha le idee chiare. Per fare punti serve una prestazione importante. Restano a casa Dessena e ovviamente Joao Pedro, gli altri sono tutti convocati».
FIORENTINA – «Analizzando le prestazioni, quella contro la Fiorentina non è stata all’altezza delle altre. Anche quando non abbiamo fatto punti come a Roma avevamo l’amaro in bocca per aver fatto una bella partita. Venerdì scorso invece non è stata una prestazione all’altezza. Dobbiamo capire i nostri errori per non ripeterli. Quando si va in campo bisogna onorare la maglia e renderla più grande, così dovrà essere anche domani. Sarà difficile ma dobbiamo migliorarci per muovere la classifica».
PAURA DI NESSUNO – «Non bisogna mai aver paura di nessuno. Terremo conto delle qualità dell’Atalanta, che ha ottimo gioco sulle fasce e qualcosa in più davanti. Sappiamo che dobbiamo essere agguerriti e andare a combattere. Se facciamo le cose che sappiamo fare siamo in grado di sfoderare un’ottima prestazione, poi il risultato è figlio di tanti fattori e non dipende solo da quello».
DIFENSIVISMO – «Difensivismo nelle ultime due gare? Sono state molto diverse, a Roma se avessimo azzeccato l’ultimo passaggio avremmo sfruttato spazi importanti, l’errore è stato tecnico. Lì abbiamo fatto un’ottima partita in fase di non possesso. Quella con la Fiorentina è andata certamente peggio, dobbiamo imparare a osare di più. Dobbiamo guardare sempre a noi stessi per riuscire a fare le cose che siamo in grado di fare. Bisogna migliorare in tante cose, dalla compattezza alle fasi. Serve anche il coraggio che è venuto meno nell’ultima partita, certo».
SINGOLI – «Cigarini? Un mese fa non sentivo parlare di lui, la cosa positiva di ritrovarlo è che si tratta di un giocatore importante di cui conoscevamo le qualità. Si diceva che fosse lento come se questo fosse un limite insuperabile, mi fa piacere che la sua importanza venga riconosciuta. Tre nomi per domani: Ceppitelli, Romagna e Ionita. Joao Pedro? Peccato, è un giocatore importante e lo era anche quando è rimasto in panchina. Stava facendo bene, è un’assenza importante ma dobbiamo farcene una ragione e guardare a chi è a disposizione. Cragno migliora ma è un infortunio nel quale bisogna stare attenti a eventuali ricadute, è una zona che se ti fai male di nuovo rischia di lasciarti fuori per mesi. Con attenzione, lo vedo in progresso. Melchiorri? Ancora è un po’ indietro fisicamente, sceglierò fra Farias e Sau perché in questo momento stanno meglio. Faragò l’ultima volta è partito dalla panchina perché ho voluto confermare difesa ed esterni visti a Roma. Barella? Sappiamo che è uno che va su tutti i palloni, a volte con irruenza. Migliorerà anche nel gestire la grinta, in questo lo aiutano anche i compagni. Non dimentichiamoci che lui e Romagna sono giovani, devono migliorare in tanti aspetti. Mercato? Inizia il tre gennaio, ancora non ne parlo».
Dichiarazioni riportate dal nostro inviato ad Assemini Sergio Cadeddu