Leandro Castan, il nuovo difensore del Cagliari - VIDEO - Cagliari News 24
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Leandro Castan, il nuovo difensore del Cagliari – VIDEO

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La scheda di Leandro Castan, dagli inizi in Brasile al salto in Europa. Lo stop imposto dal cavernoma e la lenta risalita. Ora il difensore riparte da Cagliari

Trentun’anni e tanta voglia di ripartire. Così, quando il Cagliari ha alzato il pressing ha «subito detto sì»Queste le prime parole di Leandro Castan, atterrato ieri in Sardegna e pronto a vivere la seconda metà di campionato in prestito con la maglia del Cagliari. L’obiettivo è quello di aiutare la squadra e tentare di risollevarsi dopo le ultime stagioni che hanno annebbiato il suo periodo di ascesa nel calcio europeo.

LEANDRO CASTAN, GLI INIZI – Nato a Jaù nel 1986, Leandro Castan da Silva è cresciuto calcisticamente nelle giovanili dell’Atletico Mineiro. Nel 2007, a 21 anni, il primo salto in Europa. In Svezia, con la maglia dell’Helsingborg, non riesce però ad affermarsi. Al rientro in Brasile ad attenderlo c’è il contratto con il Gremio Barueri, club con cui trova continuità giocando tra Serie A e seconda divisione nazionale. Nel 2010 la chiamata del Corinthians è l’occasione della vita: con il Timao disputa due stagioni ad alti livelli e conquista prima il campionato (a sei stagioni dall’ultimo trionfo dei bianconeri) e poi la Copa Libertadores, l’unica nella storia del club, da stakanovista ed assoluto protagonista. A quel punto, dopo le ottime stagioni di San Paolo, arriva puntale la chiamata dall’Europa.

LEANDRO CASTAN ALLA ROMA – Nel 2012 la Roma del ds Sabatini si assicura le prestazioni del roccioso difensore centrale. Le prime due stagioni nella capitale, nonostante l’ambiente caldo ed esigente, filano lisce. Castan convince tutti gli allenatori e presto diventa un giocatore inamovibile. Da Zeman a Garcia, passando per Andreazzoli: nessuno vuole fare a meno del difensore di Jau. I problemi iniziano alla terza stagione: prima gli infortuni muscolari nel corso del precampionato, poi il rientro in campo in Empoli-Roma. Ma la sua gara dura 45 minuti: nell’intervallo il difensore accusa un malore e chiede la sostituzione.

IL CAVERNOMA – Nelle giornate successive Castan non rientra tra i convocati. Dopo un periodo di silenzio la Roma interviene pubblicando il bollettino medico relativo alle condizioni del brasiliano: “Il calciatore Leandro Castan dopo la gara Empoli-Roma ha accusato una sindrome vertiginosa acuta. Gli esami cui il giocatore è stato sottoposto nei giorni successivi hanno rivelato la presenza di una alterazione congenita vascolare nel peduncolo cerebellare medio posteriore sinistro, conosciuto con il nome di cavernoma”. Segue il delicato intervento chirurgico, che riesce perfettamente. Torna in campo nella stagione successiva, mette insieme 5 presenze in campionato ed una in Coppa Italia, con la sensazione che abbia ancora bisogno di tempo per poter anche solo tentare di tornare ai livelli dei primi anni giallorossi.

SAMP, TORINO E RITORNO A ROMA  Castan ha bisogno di tempo e soprattutto di giocare, la Roma non può però permettersi di aspettarlo. Nasce quindi l’idea del prestito: alla finestra per il giocatore c’è la Sampdoria, che trova l’accordo con la Roma. Ma dopo un solo mese gli scenari cambiano: Castan passa al Torino in piena estate, ancora con la formula del prestito. Sotto la guida di Mihajlovic il centrale brasiliano trova spazio con costanza nell’11 ideale. Sembra un nuovo inizio, ma dei nuovi infortuni muscolari compromettono la sua stagione: trascorre la seconda metà di campionato tra infermeria e panchina ed al termine della stagione torna a Roma. La scorsa estate viene confermato nella rosa di Di Francesco, ma nelle gerarchie parte come quinto centrale dietro a Fazio, Manolas, Juan Jesus ed Hector Moreno. Il risultato sono tante panchine, alcune tribune e nessun minuto accumulato. Nel gennaio la Roma decide dunque di cedere alla pressione del Cagliari e mandarlo in prestito ai rossoblù per sei mesi.

LEANDRO CASTAN, CARATTERISTICHE – Alto 1.86 centimetri, Leandro Castan fa del senso della posizione e della struttura fisica i suoi punti forti. E’ un difensore che abbina l’intelligenza tattica al fisico: grazie ad una buona lettura di gioco, spesso riesce ad avere la meglio in situazioni complicate come quelle di inferiorità numerica o in caso di diagonali. Lo stesso discorso vale per i duelli aerei e per quelli uno contro uno. Qualità che ha messo in mostra nell’esperienza di Roma ma, soprattutto, anche in quella al Torino dell’ultima stagione. Se sul valore del calciatore non ci sono dubbi, resta più di un punto di domanda sulle sue condizioni fisiche: appena 14 le gare giocate nelle ultime due stagioni dal brasiliano, che comunque parte come prima riserva dei centrali nelle gerarchie di Lopez.

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