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Pavoletti: «Con la Juve non partiamo battuti. La Nazionale passa dai gol con il Cagliari»
L’attaccante del Cagliari Leonardo Pavoletti ha ricevuto il premio dall’Ussi Sardegna per gli undici gol della passata stagione
Con giustificato ritardo per la nascita del figlio Giorgino, Leonardo Pavoletti ha finalmente potuto ricevere quest’oggi il premio dall’Ussi Sardegna. Il riconoscimento per l’attaccante del Cagliari è dovuto agli undici gol segnati nella passata stagione, determinanti per permettere ai rossoblù di raggiungere la salvezza. Inoltre è stato il miglior marcatore di testa con nove reti nei cinque più importanti campionati europei. E anche quest’anno sembra sulla strada giusta.
LE DICHIARAZIONI – «Giocare contro la Juve, soprattutto in quello stadio, ha un certo fascino – ha dichiarato Pavoletti durante la cerimonia di premiazioni nella sede dell’Ordine dei giornalisti di Cagliari – Noi dovremo essere bravi a continuare ad imporre il nostro gioco e mettere in campo la nuova personalità di questa stagione. Non dobbiamo fare passi indietro, poi le partite si vincono e si perdono. Non partiamo già battuti, devono essere loro bravi a farlo. Noi stiamo lavorando molto sulla nostra mentalità e coraggio. Se la Juve sarà più forte lo dimostrerà in campo. Cristiano Ronaldo? Sono andato vicino a sfidarlo in Champions con il Napoli, poi sono andato in tribuna. Questa volta sarà più vicino a lui in campo. Sarà un onore vederlo dal vivo e cosa potrà dare al campionato italiano e a noi giocatori. Il mio miglior inizio di campionato? Sì. Non ho mai fatto un buon ritiro anche al Genoa a causa degli infortuni, così come non avevo continuità nelle partite. Quest’anno ho la maturità dei 30 anni, quando inizia a curare anche il mangiare e il post allenamento. Il mister domenica mi ha saputo gestire perché arrivavo da una settimana particolare. Con più continuità e più occasioni arrivano i gol e le prestazioni buone. Nazionale? Come ho sempre detto ci spero, è una conseguenza di quello che faccio con il Cagliari. Il Cagliari mi dà il pane e l’emozione. Se faccio gol con il Cagliari ho più chance di convocazioni, poi spetta la scelta al ct Mancini».