Speciale Centenario, Roma-Cagliari 1968-1969: i rossoblu calano il poker
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Speciale Centenario, Roma-Cagliari 1968-1969: i rossoblu calano il poker

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Quarto appuntamento con “Speciale Centenario”, la rubrica che ripercorre le gesta più gloriose dei cento anni del club rossoblu. In questo episodio: Roma-Cagliari della stagione 1968-1969.

Forse frutto di un simpatico scherzo del destino, o forse semplicemente una tra le più grosse delle coincidenze, il numero 4 riecheggia spesso nei tabelloni degli scontri tra Cagliari e Roma, il più recente fu nel 2013, quando il Cagliari di Pulga e Lopez espugnarono l’olimpico con i gol di Nainggolan, Sau, Pisano ed un delle più clamorose autoreti firmata Goicochea. Facendo più di un passo indietro, precisamente nella stagione 1968-1969, alla settimana giornata, quando il numero 4 fece per la prima volta capolino sul tabellino di Roma-Cagliari.

IL CONTESTO- La formazione che prese parte al campionato 68/69 altro non era che solida base su cui venne costruito il Cagliari che da lì ad un anno avrebbe vinto lo scudetto. Sono infatti solamente due i calciatori che scesero in campo all’Olimpico in quella gara e non vinsero lo scudetto l’anno successivo: uno è Miguel Ángel Longo, ceduto all’Atalanta, l’altro e Roberto Boninsegna, la cui cessione fece le fortune del Cagliari, quando dall’Inter arrivarono Domenghini, Gori e Poli. In quella gara dell’olimpico a vestire i panni, per nulla stretti, di protagonisti furono Mario Brugnera, e neanche a dirlo, Gigi Riva, entrambi autori di una doppietta. Il Cagliari arrivò a quella partita dopo la grande vittoria contro la Juventus a Torino, che gli consentì di posizionarsi al secondo posto a 9 punti, ad una sola lunghezza dal Milan allora temporaneamente primo classifica. La Roma contava in panchina su un allenatore da 90, il grande Helenio Herrera, il quale aveva un organico di assoluto valore, tra i calciatori giallorossi scendeva in campo un certo Pizzaballa, che non passò alla storia per le sue gesta calcistiche, ma viene ricordato come uno dei più grandi incubi dei bambini dell’epoca, nella raccolta Panini infatti la sua figurina era stata resa introvabile a causa di un errore di stampa, facendolo diventare uno degli oggetti più desiderati dai collezionisti di tutta Italia. I giallorossi, padroni di casa, si trovavano invece al nono posto, reduci da un’altra imbarcata, questa volta contro l’Inter che riuscì a batterla 3-1.

LA GARA- Il Cagliari tardò solamente 8 minuti nel trovare l’immediato vantaggio. Ad aprire le danze fu Mario Brugnera, che servito brillantemente da Boninsegna infilò con un preciso sinistro Pizzaballa, che non potè nulla sul tiro del numero 8 rossoblu. Il raddoppio fu firmato nuovamente da Brugnera abile nello sfruttare un cross di Boninsegna e a mettere la palla in rete con un gran colpo di testa. Terminato il primo tempo e portata a casa la prima doppietta della partita, il Cagliari scende in campo per la ripresa, dove a voler mettere a segno due reti è il ragazzotto di Leggiuno con il numero 11 cucito sulle spalle. È al 57 che Riva trova il gol del 3-0: calcio di punizione dai 30 metri, sinistro di classico di Gigi ed è nel momento in cui la palla passa alla sua sinistra che Pizzaballa capisce quanto veloce possa andare un pallone, gol e sfera al centro. L’apoteosi cagliaritana viene smorzata dal gol del 3-1, a segnarlo fu Taccola al minuto 73, bravo nello sfruttare un pallone perso da Albertosi e metterlo in rete. Il gol che chiuse definitivamente i conti arrivò all’85’ con Riva che controllò il pallone in palleggio si voltò e trafisse Pizzaballa con un altro bolide sinistro, conclusione che il portiere giallorosso decise di provare ad intercettare a suo rischio e pericolo, il suo intervento non servì però a fermare il pallone che, una volta piegata la mano dell’estremo difensore finì in porta regalando un’altra vittoria al Cagliari di Scopigno.

IL TRAGICO DESTINO DI TACCOLA- Chi segnò il gol in difesa della bandiera giallorossa fu Giuliano Taccola, il quale destino si incrocio tragicamente con il Cagliari nella gara di ritorno. In quella stagione a Taccola fu diagnosticato un vizio cardiaco, il tecnico Helenio Herrera decise comunque di farlo scendere in campo durante il campionato ma il rendimento del calciatore continuò ad essere altalenante a causa di continui malesseri che non gli davano pace. Taccola si era reso protagonista di diversi casi di svenimento, durante alcune sedute di allenamento e in occasione di un’amichevole con il De Martino. Ciò nonostante fu convocato per la gara di ritorno con il Cagliari ma dopo l’ennesimo caso di svenimento seguì la partita dalla tribuna. Al termine della gara Taccola si recò negli spogliatoi dove svenne per un’ultima volta e si spense a causa di un arresto cardiaco.

IL TABELLINO

Roma-Cagliari 1-4

RETI (0-1; 0-2; 0-3; 1-3; 1-4): 2′ Brugnera (C), 23′ Brugnera (C), 57′ Riva (C),
73′ Taccola (R), 85′ Riva (C).

ROMA: Pizzaballa, Sirena, Carpanetti, Benitez (46′ Bet), Santarini, Losi, Bertogna, Peirò, Taccola, Corodva, Salvori. A disp.: Ginulfi.

CAGLIARI: Albertosi, Martiradonna, Longoni, Cera, Niccolai, Longo, Nenè, Brugnera Boninsegna, Greatti, Riva. A disp.: Reginato, Tomasin.

ARBITRO: Carminati di Milano.

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