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Joao Pedro: «Campionato straordinario. Europa? Proviamoci»
Joao Pedro racconta il suo momento di forma ed il campionato del Cagliari: tra le ambizioni d’Europa e quelle personali di una chiamata dal Brasile
In serata Joao Pedro è stato ospite a Radiolina nel corso de “Il Cagliari in diretta“. Tanti gli aneddoti raccontati dal diez del Cagliari, che ha parlato del suo momento di forma e del campionato della squadra: «Sono felice di quel che sto facendo e del momento di tutta la squadra, tra le due cose è più importante la seconda. Da quando sono arrivato a Cagliari sono cresciuto tanto. L’anno della retrocessione promisi al presidente che sarei rimasto».
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IL BRASILE – «Nazionale? Cerco di non pensare a quel che sto facendo ogni partita, sono numeri importanti per una squadra che sta facendo un campionato straordinario. Il mio obiettivo è fare bene qua. Non è nemmeno un sogno, perchè già sono in mezzo a loro, poi magari non arriverà la chiamata ma va bene comunque. Faccio fatica ad immaginarmi in verdeoro Essere lassù è strano ma ci dà fiducia. Neymar non lo sento da un po’, Coutinho l’ho sentito il mese scorso. Ai tempi delle giovanili del Brasile eravamo sempre insieme. Essere sopra Neymar e Firmino come numero di gol? E’ stupendo, 13 gol in 20 partite è qualcosa di unico. Scherzo sempre dicendo che non sono Ronaldo, 5 erano già tanto, 13 è una cifra straordinaria. Il passato è passato, penso sempre alle gare successive: c’è solo da guadagnare».
CRESCITA PERPETUA – Il miglioramento costante di Joao Pedro non parte certo da questa stagione, ma i suoi numeri attuali confermano la crescita tanto da portare il quotidiano francese L’Equipe ad accostarlo al PSG: «L’ho letto ed ho pensato “questi son pazzi”. Il mio ruolo? L’anno scorso ho fatto quasi tutto il campionato da seconda punta, quest’anno poi abbiamo cambiato e sono passato tra i due trequartisti. Io più vicino alla porta sto e più son felice. Il gol di testa? E’ strano, dopo che è arrivato Pavoletti sono cresciuto tantissimo in area in quel fondamentale. Con lui ho imparato tanto. Provo sempre di aggiungere qualcosina strada facendo e migliorare».
IL CAGLIARI – «A Brescia c’è stato un miglioramento, il periodo negativo era scontato che arrivasse. Ultimamente abbiamo avuto un calendario difficile: per la sconfitta di Udine ci sono rimpianti, contro la Lazio è stata una partita molto strana: avremmo potuto vincere anche largamente. Poi con Juve e Milan è andata male. Dobbiamo continuare a sognare e pensare che se abbiamo fatto un’andata straordinaria dobbiamo fare ancora meglio. Col girone di ritorno si è chiuso un capitolo, a Brescia abbiamo ritrovato punti e dobbiamo ripartire da questo. L’Europa? Abbiamo una grande opportunità, sarebbe da stupidi non provarci. Abbiamo fatto bene e dimostrato che possiamo farcela. Sarà difficile ma vogliamo giocarcela, la squadra è stata costruita per una stagione serena, ma già che ci siamo proveremo a restare in alto. Il mio impatto nel Cagliari nel 2014 è stato buono, la squadra mi accolse bene. Faccio fatica a ricordare perchè si tratta di cinque anni fa. Quando ho conosciuto tutti e mi hanno detto di Conti che era qui da 16 anni mi fece impressione, abituato com’ero a cambiare squadra ogni anno. Pjaca? Lo conosco, ha fatto bene poi sono arrivati gli infortuni. Ma se arriverà ci darà sicuramente qualcosa».