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Taglio stipendi, impossibile l’accordo collettivo: trattative club-tesserati
Taglio stipendi: la FIFA si limita a raccomandare equità nelle misure. In Italia la Lega trova la forte opposizione di AIC ed AIAC. Impossibile la contrattazione collettiva
Nella giornata di ieri la FIFA ha dettato le linee guida da seguire a livello globale in vista della ripresa dei campionati e dei tornei internazionali. Punto saliente i contratti: quelli in essere verranno prorogati sino al termine della stagione, mentre i futuri vincoli saranno efficaci dall’inizio della nuova annata. Non solo contratti: si è parlato anche del prossimo calciomercato (che potrà avere durata massima di quattro mesi, la decisione spetterà ad ogni singola federazione interna) e del taglio degli stipendi, argomento spinoso. Su cui il governo mondiale si è limitato a raccomandare misure eque per le parti in causa.
MURO – In Italia, come nelle altre maggiori federazioni, quello della sospensione degli stipendi è il tema bollente. Dopo il comunicato della Lega Serie A, che prevedeva il taglio di un terzo degli stipendi annuali dei tesserati in caso di mancata ripresa e di un sesto in caso di ripartenza, non si è fatta attendere la risposta dell’AIC. Sia il presidente Tommasi che il suo vice Calcagno hanno parlato di proposta irricevibile. Un provocazione, come l’ha chiamata Calcagno: perchè le parole della Lega non hanno rilevanza giuridica. Di certo c’è che, dopo i tentativi di mediazione (falliti) con l’AIC, l’unica via percorribile è quella delle singole trattative tra tesserati e club. Inverosimile, sin dal principio, pensare di poter trovare una linea comune in tutta la categoria, considerata anche l’eterogeneità delle situazioni contrattuali.
IL NODO – Ci sono club con calciatori in scadenza di contratto, altri che hanno tesserati con una parte consistente di stipendio rappresentata da bonus: le situazioni contrattuali variano di club in club, talvolta anche all’interno della stessa società. E, in una situazione tale, trovare un accordo collettivo all’interno della categoria appare ai limiti del possibile. Verosimilmente, come ipotizzato qualche giorno fa, ogni club dovrà imbastire singole trattative, sulla falsariga della Juventus. Il Cagliari ha trovato l’accordo per la rinuncia dei tesserati ad una mensilità, ma se non si dovesse tornare in campo non basterà.