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Marin: «Cagliari è il posto giusto per me»
Razvan Marin, regista classe 1996 del Cagliari, ha parlato della sua nuova avventura in rossoblù. Ecco le parole del rumeno in un’intervista
È arrivato a Cagliari in punta di piedi, con la timidezza e l’insicurezza lasciata da un’esperienza all’Ajax non andata in maniera molto positiva. Razvan Marin, regista romeno classe 1996, nella squadra di Eusebio Di Francesco che l’ha a lungo corteggiato, sta invece sorprendendo tutti con una crescita che si nota sempre di più a ogni partita. Ecco le dichiarazioni del calciatore 24enne alla Gazzetta dello Sport.
IL RAPPORTO CON ROG – La chiacchierata con il rumeno si è aperta con una semplicissima domanda sui suoi compagni di squadra: «Ho legato molto con Rog, c’è un buon feeling tra di noi. Anche in campo. Stiamo migliorando di partita in partita, fisicamente sto bene e sento la fiducia dell’allenatore».
IL CALCIO DI INIZIO – «Sono arrivato in Nazionale molto giovane, a 20 anni. Debuttai e feci il mio primo e unico gol contro l’Armenia. È uno dei miei ricordi più belli insieme alle soddisfazioni ottenute con lo Standard Liegi dove ho fatto anche l’Europa League. Lì calciavo le punizioni, ero il centro del gioco nel 4-2-3-1, toccavo e tiravo molti più palloni, sia di destro che di sinistro. È quello che mi chiede anche Di Francesco».
AJAX – «Sono stato paragonato più volte a Frank De Jong ma siamo due giocatori con caratteristiche diverse. Lui è molto forte. Non l’ho mai incrociato nell’Ajax, invece ho avuto modo di allenarmi per tre settimane con De Ligt. Firmai con la squadra a marzo 2019. Pensi che non mi hanno fatto fare l’Europeo Under 21 in Italia per integrarmi al più presto. Ero felice, con la squadra stavo bene. All’Ajax respiri la storia».
COSA NON HA FUNZIONATO – «Sono partito bene, ho giocato anche nei playoff di Champions. Non so cosa sia successo ma a un certo punto mi hanno messo da parte. Forse si aspettavano qualcosa di più».
ATALANTA-AJAX – «Sarà una partita interessante. Vedo l’Atalanta leggermente favorita, l’Ajax ha già perso con il Liverpool. Sono squadre con un’identità simile. Pensano a fare un gol in più rispetto all’avversario ma in Champions tutto può succedere».
IDOLI, OBIETTIVI E MODELLI DA SEGUIRE – «Mio padre Petre. Ha giocato tanto con la Steaua e con la Romania. Ora ha una scuola di calcio. Mi ha insegnato a essere sempre umile e a lavorare sodo per raggiungere i miei obbiettivi, come ad esempio giocare nei campionati migliori. La Serie A lo è» E quali sono i registi modello che segue il classe ’96? «Xavi del Barcellona e Andrea Pirlo. Sono cresciuto guardando i suoi video su YouTube».
SERIE A E IL CAGLIARI – «Ci sono vari giocatori che mi hanno impressionato: Belotti, Immobile e Milinkovic-Savic. Per quanto riguarda il Cagliari Nandez, Godin, Joao Pedro, Rog e Klavan sono di livello internazionale. Ci sono anche giovani interessanti come Andrea Carboni e Bruno Conti».
GLI ATTACCANTI ROSSOBLÙ – «Joao è un grande numero 10, ha tanta qualità. Simeone è sempre lì e segna. Pavoletti è forte e tiene su la squadra».
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