FORMAZIONE – «Cambiamenti nella formazione? Sì. Rispetto al centrocampo posso dire che questa settimana forse per la prima volta abbiamo visto lampi del Mandragora che conosciamo. Il ragazzo ha lavorato tantissimo e mi ha dato delle sensazioni di essere vicino al massimo del suo potenziale. Sono contento anche della crescita di Arslan e di Walace, che ha fatto due mesi di assenza e sta a sua volta migliorando molto velocemente. Vanno dosate le forze, lo stesso ragionamento va fatto per l’attacco dove c’è abbondanza e la condizione generale sta crescendo».
LA PARTITA – «Il Cagliari è una squadra aggressiva, che ha diversi giocatori di qualità. Conoscendo le loro caratteristiche cercheremo di costruire la miglior prestazione possibile. Sappiamo che il giocare in casa o in trasferta ora si è molto relativizzato. Non avendo il pubblico spesso l’aspetto ambientale è azzerato e le partite non godono più della spinta emotiva del “contorno”».
DE MAIO – «Sebastien ha contratto il virus qualche giorno prima di me e ne è uscito qualche giorno dopo. È stato male per una ventina di giorni e, quando la malattia si prolunga, oltre al problema fisico sopraggiungono anche molti pensieri. Ha passato un brutto periodo con grande forza, con un’assistenza e un sostegno da parte del club encomiabile. Ha fatto bene a segnalare a tante persone a non dare per scontate certe cose, come il fatto che un ragazzo allenato possa superare il Covid senza alcun problema. Adesso è rientrato con entusiasmo e sarà con noi domani, sapendo che per tornare ad essere il vero De Maio servirà un po’ di tempo».