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Cagliari in crisi: Nainggolan subito titolare?
Alla vigilia di Cagliari-Benevento Eusebio Di Francesco spera di poter contare su Nainggolan per far ripartire i suoi rossoblù
Cagliari-Benevento è ormai alle porte. Eusebio Di Francesco e i suoi uomini devono fare i conti con un rendimento altamente discontinuo e poco soddisfacente che trova riflesso anche nella classifica della Serie A. Impossibile non farci caso e far finta che questa non metta paura. Sono tante le questioni in ballo in questo momento: la squadra non riesce a vincere dal 7 novembre e in queste otto sfide ha portato a casa soltanto quattro punti, frutto dei pareggi con lo Spezia, l’Udinese, il Verona e il Parma. Basterà la presenza di Radja Nainggolan per risollevare una squadra dall’orgoglio ferito?
IN BALLO – La pesantissima sconfitta di domenica contro il Napoli ha evidenziato, ancora una volta, le tante fragilità del Cagliari: la difesa non è compatta, non riesce a bloccare l’avversario, a centrocampo si fa fatica ad ingranare e si concede troppo spazio ai tiratori, l’attacco è intermittente da troppo tempo e solo Joao Pedro si dimostra in grado di saper sbloccare una partita. Tutti questi aspetti hanno indotto alcuni a vedere la panchina di Eusebio Di Francesco in bilico, a rischio crollo. In realtà, una delle poche cose certe di questo Cagliari è proprio la posizione del tecnico abruzzese, chiamato per svolgere un compito per niente facile: ricostruire dalle fondamenta una squadra che si trascina da anni i soliti problemi. Quello che sembrava un lavoro che richiedeva tempo e costanza si sta rivelando però una vera e propria impresa dalla quale non si vedono ancora i risultati sperati. Di Francesco deve dare necessariamente una scossa alla sua squadra che si trova a soli tre punti dalla zona retrocessione.
CAGLIARI, CHE TI SUCCEDE? – Quella del Cagliari di questo inizio stagione è la storia di un gruppo che parte con il freno a mano tirato. C’è tanta, troppa confusione, fin dalla prima partita contro il Sassuolo. Forse troppi giocatori si sono dovuti sacrificare per adattarsi a ruoli mai provati prima. Il risultato complessivo è che la compagine rossoblù non riesce a dominare un’intera partita, riesce a dare segnali positivi solo in maniera intermittente, partendo bene oppure ridestandosi solo dopo essere passata in svantaggio. I giovani, vera anima del nuovo progetto di Giulini, Carta e Di Francesco iniziano, nonostante la loro crescita, a mostrare la loro inesperienza e a subire l’andamento della loro stessa squadra. A centrocampo Razvan Marin cerca di fare il suo, di guidare la squadra ma è ancora troppo poco. Se poi si aggiunge l’assenza di Marko Rog, sacrificato, in difficoltà ma sempre fondamentale, il danno è fatto. La difesa centrale non trova mai quella continuità così tanto richiesta: Covid e infortuni non possono fare altro che dilaniare un reparto già in difficoltà. Sul versante cambi c’è poco da fare: i più giovani, finora, non hanno avuto il giusto impatto mentre i più “vecchi”, di qualità, come Oliva e Gaston Pereiro non sono riusciti a incidere, non sembrano più i giocatori di un tempo.
LA SPERANZA – L’unica speranza, nell’attesa che la società vada alla ricerca di un altro centrocampista e di un altro mediano, si chiama Radja Nainggolan. La sua personalità da trascinatore e la sua grande esperienza daranno un contributo molto importante per un Cagliari che ha perso tutta la sua vitalità. Il Ninja, però, non può fare tutto da solo. Per cambiare la situazione ha bisogno di tutti i suoi compagni.
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