Hanno Detto
Lazio Torino, Iudica: «Il Toro può stare tranquillo. Furbizia? Vi spiego…»
Fabio Iudica – avvocato ed esperto di diritto sportivo – ha scandagliato la questione relativa al rinvio di Lazio-Torino: le sue parole
Fabio Iudica – avvocato, arbitro del TAS di Losanna ed espero di diritto sportivo – ha analizzato la questione Lazio-Torino per le colonne di Tuttosport. Partendo dall’assunto che nel caso relativo a Juventus-Napoli, ai pertenopei non è stata riconosciuta la causa di forza maggiore nè dal giudice nè dalla Corte, decisione poi sovvertita in ultimo grado: «prestazione impossibile a causa dei provvedimenti Asl», le parole dell’avvocato: «Se si rileggono le motivazioni del Giudice Sportivo e della Corte sui due casi (Lazio-Torino e Juve-Napoli), si nota che il primo ha sempre sostenuto un comportamento colposo delle due squadre, mentre la Corte è andata oltre».
COMPORTAMENTI IMPRONTATI ALLA FURBIZIA DEL TORINO – «Tanto il Giudice Sportivo quantola Corte Sportiva hanno sempre sostanzialmente sostenuto la propria stessa linea, forse anche per non sconfessare loro stessi. Ma dopo la sentenza del Coni favorevole al Napoli hanno dovuto prendere atto della dirimenza, anche per il Torino, della causa di forza maggiore: un sovraordinato provvedimento amministrativo statale che non poteva non essere osservato».
INDAGINI PROCURA FEDERALE – «Mi chiedo se adempiere a un atto amministrativo può forse effettivamente essere considerato un comportamento lesivo della lealtà, della proibità e della correttezza, ossia di quei principi citati dalla Corte Sportiva d’Appello».
RICHIESTE LAZIO – «Ha già preannunciato che ricorrerà al Collegio di Garanzia del Coni. Ebbene, siccome quello stesso collegio aveva già ribaltato le precedenti sentenze di Juventus-Napoli, sul presupposto della legittima impossibilità derivante dalla forza maggiore, analogamente non potrà che confermare se stesso. Il Torino può dormire sonni tranquilli».
CASO TAMPONI – «Al massimo il Torino, se si considera parte lesa, potrebbe eventualmente chiedere al Tar del Lazio, unico competente, un risarcimento economico dell’eventuale danno».