Ex Cagliari, Ariaudo: «Situazione difficile. Cerco una nuova squadra ma nessun rimpianto»
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Ex Cagliari, Ariaudo: «Situazione difficile. Cerco una nuova squadra ma nessun rimpianto»

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Lorenzo Ariaudo, ex difensore del Cagliari, si è raccontato in un’intervista concessa a TMW: ecco le sue parole

Ai microfoni di TMW, l’ex difensore del Cagliari Lorenzo Ariaudo ha raccontato la sua carriera:

«È difficile, ma sono convinto che nei momenti complicati vengano fuori le qualità umane di un calciatore. La pazienza e la capacità di saper cogliere l’opportunità giusta sono fondamentali in questa fase della mia carriera. Vedo molte partite, mi aggiorno, studio quelli che potranno essere i miei potenziali compagni e avversari. Vivo questo momento con la lucidità di un professionista di 32 anni e la serenità che mi trasmette la mia famiglia. Mi sto allenando con regolarità con un club a Torino per essere pronto al rientro».

SITUAZIONE – «Il calcio sta cambiando, lo stiamo vedendo in molte situazioni, sia in Italia che all’estero. Il mercato è meno dinamico rispetto a quello che ci si poteva aspettare. Una volta arrivare a scadenza di contratto era un vantaggio, oggi con i parametri economici che limitano i movimenti e le liste chiuse, un calciatore importante libero da contratto ha qualche problema in più del dovuto. Ma resto fiducioso per il mio futuro».

ESTEROFILIA – «A volte si tende a guardare all’estero per questioni di costi: il mercato italiano resta una bottega piuttosto cara e fuori dai nostri confini spesso ci sono opportunità più convenienti sotto l’aspetto economico. Ma non è detto che sotto il profilo tecnico ci sia un effettivo miglioramento. I difensori italiani storicamente vengono presi a modello in tutto il mondo».

COSA PUO’ PORTARE – «Esperienza, entusiasmo, voglia di lavorare con un gruppo dove ci sono giovani da poter aiutare a crescere. Credo che chi ha più esperienza abbia un bagaglio tecnico, tattico, umano che può condividere con chi fa i primi passi a certi livelli. Lo trovo un modo utile di lasciare un’ulteriore traccia del proprio passaggio, anche fuori dal campo».

RIMPIANTI – «Posso dirmi felice e orgoglioso del mio percorso finora. Se sono arrivato a collezionare circa 250 presenze tra A e B nel calcio che tutti definiscono il più complicato al mondo sotto il profilo tattico, è perché mi sono guadagnato ogni minuto sul campo con il lavoro e la passione. Ed è proprio con questi valori che proseguirà la mia avventura nel calcio».

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