Editoriale
La Serie A non si ferma: protocollo, uniformità e buon senso l’unica via
La Lega Serie A compatta nel voler portare avanti il campionato: ora però sono necessarie regole e buon senso
Il pericolo di vedere interrotto il campionato di Serie A sembra essere scongiurato. Il nuovo Consiglio Straordinario di Lega ha ribadito la volontà, tutto sommato comune ai club, di voler portare avanti il calendario senza stop prolungati.
Un comunicato nella serata di ieri per ribadire il concetto degli ultimi giorni e per fare un minimo di chiarezza, o quantomeno tentarci, dopo l’incredibile caos vissuto nel corso della settimana. E soprattutto per tranquillizzare il Premier Draghi, il quale al telefono con il Presidente Federale Gravina aveva avanzato dubbi e perplessità sulla prosecuzione regolare della stagione.
L’effettiva attuazione del nuovo protocollo il primo tassello necessario, per quanto arrivato con sei mesi di colpevole ritardo. Dunque per la ventunesima giornata in programma domenica, le situazioni critiche potrebbero essere minimizzate.
Allo stato attuale, solo Cagliari-Bologna e Udinese-Atalanta dovrebbero essere le partite fantasma del weekend. Notizie discrete sul fronte Salernitana, che ha ridotto il numero di positivi e potrebbe tornare ad allenarsi in vista della trasferta di Verona. Così come sembra tranquillizzarsi la situazione in casa Torino, senza nuovi positivi e con la prospettiva di posticipare a lunedì la sfida contro la Fiorentina.
Ben venga il protocollo ma adesso la sfida si giocherà anche sull’uniformità dei provvedimenti, motivo per cui il potere delle ASL dovrà essere necessariamente ridimensionato sul piano calcistico. O comunque veicolato tramite un coordinamento centrale e sovrastrutturale che possa intervenire con quella coerenza sin qui clamorosamente venuta meno.
E per finire ci vorrà buon senso. Per esempio evitando inutili trasferte alle squadre che già sapranno di non dover giocare. E magari scongiurando bagarre sul piano della Giustizia Sportiva tra ricorsi e controricorsi. Decida la Lega Serie A quali partite debbano essere rinviate, con uniformità e coerenza.