2013
Cagliari-Bologna, quanti incroci fra le due panchine
Poche ore e sarà Cagliari-Bologna. I sardi cercano il riscatto dopo il ko dell’Olimpico contro la Lazio. Gli emiliani vogliono bissare la vittoria di domenica con il Livorno.
La gara di stasera, importante in termini di classifica, ha però un certo fascino anche da un punto di vista storico. Sì, perché sono tanti gli allenatori che hanno guidato entrambe le formazioni. Solo per citarne alcuni: Bisoli, Mazzone, Scopigno, Ulivieri e Radice.
Bisoli inizia ufficialmente la carriera da allenatore del Cagliari il 22 giugno 2010. L’avventura dell’ex centrocampista finisce, però, il 15 novembre in seguito alle due sconfitte consecutive con Napoli e Genoa. A Bologna arriva il 26 maggio 2011. Non va molto meglio nemmeno in Emilia: il 4 ottobre 2011 viene esonerato dopo aver ottenuto un pareggio e quattro ko.
Insieme a Manlio Scopigno, Carletto Mazzone è sicuramente uno dei mister più amati dai tifosi isolani. Lui, infatti, l’artefice di quel meraviglioso sesto posto del 1992-93 che valse al Cagliari la qualificazione alla Coppa Uefa 1993-94. Molto più sfortunata la sua seconda esperienza in Sardegna. Ritorna nel 1996 sostituendo Gregorio Perez, ma non riesce a salvare la squadra, battuta nello spareggio di Napoli dal Piacenza nella primavera 1997. Ben tre i suoi “passaggi” al Bologna. Il primo nel 1985-86 in Serie B, conclusosi senza riuscire a centrare per pochi punti la promozione. Il secondo nel 1998. Con un Beppe Signori in splendida forma, guida i rossoblù alla vittoria dell’Intertoto e arriva sino alle semifinali di Coppa Uefa e di Coppa Italia. Il terzo, nel 2004-05, diciottesima posizione e retrocessione in cadetteria.
Abbiamo già citato Manlio Scopigno. Impossibile dimenticarlo, vera e propria istituzione della Sardegna del pallone. Con lui, il Cagliari vince il suo primo – e finora unico – scudetto della storia, nell’aprile 1970. E’ il capolavoro della sua carriera, anche se per buona parte di quella stagione non può sedersi in panchina a causa di una squalifica di cinque mesi per offese ad un guardalinee. A Cagliari, però, il “filosofo” c’era già stato, nel 1966-67, ma dopo la conquista del sesto posto, la dirigenza preferisce sostituirlo con Ettore Puricelli. A Bologna nel 1965-66, viene esonerato prima della fine del campionato.
Due gli anni nell’isola per Renzo Ulivieri, attuale presidente dell’Aic. Sedicesimo 1984-85, mentre nell’85-86 è Gustavo Giagnoni a rimpiazzarlo nel corso della stagione. Torna nel 1999-2000 subentrando a Oscar Tabarez alla quinta giornata, ma non evita la discesa in B del Cagliari. Col Bologna vince il torneo di C1 nel 1994. Nel 1996-97, i felsinei si classificano settimi. L’ultimo anno in Emilia (1998) lo vede da un lato legato alla querelle con Roberto Baggio (lasciato fuori contro la Juventus), dall’altro a capo di una squadra che ottiene con merito la qualificazione all’Intertoto. Seconda avventura all’ombra della Torre degli Asinelli dal 2005 al 2007. Viene esonerato il 14 aprile 2007 all’indomani della disfatta per 3-0 contro il Genoa.
Infine Gigi Radice, al Cagliari prima nel 1974-75 al posto di Beppe Chiappella, poi nel 1993, ma allontanato da Cellino dopo appena due turni a favore di Bruno Giorgi. A Bologna, settimo nel 1980-81 nonostante i cinque punti di penalizzazione e diciottesimo, subentrando a Franco Scoglio, nel 1990-91.