2013
Non ti curar di lor, ma guarda e passa
Passare dall’essere acclamato a primo colpevole è facile nel mondo del calcio, soprattutto quando sei l’allenatore. È quello che sta capitando a Diego Lopez, nel cuore dei tifosi dopo gli anni passati da giocatore, capitano e la salvezza raggiunta lo scorso anno da allenatore, ma ora, dopo due sconfitte consecutive, è finito nel mirino dei tifosi. L’allenatore uruguaiano paga la prima sconfitta interna subita ieri contro il Bologna e alcuni chiedono già la sua testa: il pesante risultato (0-3) e il gioco espresso nel turno infrasettimanale hanno fatto storcere il naso ai più, ma non è prematuro parlare di esonero? È vero, con Cellino tutto è possibile, considerando la sua vecchia fama da mangia allenatori, ma il lavoro fatto dall’ex capitano rossoblù fin qui si può dire più che soddisfacente. 10 punti nelle prime 10 giornate, considerando che 8 sono state trasferte, oltre a due ottimi punti arrivati contro Fiorentina e Inter. Fin qui, paradossalmente, ha faticato la difesa, di cui Lopez è stato pilastro per parecchie stagioni, subendo 17 gol, quasi tutti su calcio piazzato. Le palle inattive sono finora il punto debole del Cagliari e si dovrà lavorare maggiormente per evitare altri gol uguali. La fase offensiva non ha convinto ieri, anche se il nuovo modulo del primo tempo (4-2-3-1), può essere un punto di svolta. Difficilmente una squadra riesce a fare risultati per più stagioni con lo stesso modulo e cambiare sembra, al momento, la soluzione più ovvia: il 4-3-1-2 senza Cossu non convince e il fantasista cagliaritano appare sottotono già dallo scorso anno, senza dare continuità alle prestazioni. Le soluzioni sono tante, dalla difesa a 3 composta da Rossettini, Ariaudo e Astori con Dessena e Avelar possibili esterni di centrocampo, al 4-4-2 o al già collaudato 4-3-3, sfruttando sulle fasce Ibarbo e Ibraimi, come già fatto contro gli emiliani.
I risultati negativi non sono comunque imputabili solamente a Lopez, che lo scorso anno con Pulga ha portato il Cagliari ad una meritata salvezza, ma a tutta la squadra. Inutile sottolineare come in queste prime giornate stiano venendo a mancare i valori dei singoli, Sau in primis, vero protagonista e trascinatore con 12 gol l’anno scorso, che ora fatica a trovare la via del gol, senza fare più la differenza. La situazione stadio ha sicuramente influito, ma i conti si fanno alla fine e mettere già Lopez alla porta sarebbe come buttare al vento i bei progetti fatti finora. Molti accusano l’allenatore di vivere la partita in modo troppo calmo, ma l’allenatore migliore non è certo quello che urla di più e l’esperienza Bisoli l’ha dimostrato. Inoltre le alternative a disposizione di Cellino non convincono più di tanto: dall’ex CT u21 Mangia a Cosmi, Di Carlo e Corini.
Meglio proseguire con Lopez, che allenatore in campo lo è stato per tanto tempo ed è solo all’inizio della sua avventura sulla panchina. “Non ti curar di lor, ma guarda e passa”.