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Cagliari, nessuna missione è impossibile: serve convinzione e sacrificio da parte di tutti
Il Cagliari termina il girone d’andata ad un solo punto di distanza dai playoff. La Reggina, seconda in classifica, è lontana 11 punti. Nessuna missione è impossibile, ma serve convinzione e sacrificio da parte di tutti
Il Cagliari termina il girone d’andata ad un solo punto di distanza dai playoff. La Reggina, seconda in classifica, è lontana 11 punti, ma non sembra più quella stella irraggiungibile di qualche settimana fa. Nessuna missione è impossibile, ma serve convinzione e sacrificio da parte di tutti in casa rossoblù: giocatori, staff, tifosi. Le critiche possono essere d’aiuto ad un atleta professionista, ma solamente quando sono costruttive. Certe cose succedono solo a chi ci crede, pertanto, chi non è d’aiuto, è meglio che resti a casa: questo sembra essere lo spirito che aleggia ad Asseminello.
Il 2022 è stato un anno da incubo; tuttavia, il Cagliari ha ancora la possibilità di credere in una promozione diretta. Se è vero che tra i rossoblù e la Reggina non ci sono soltanto 11 punti, anche tante altre squadre sono pronte a sfruttare un passo falso del tecnico degli amaranto Filippo Inzaghi che, in ogni caso, non starà lì a guardare con le sue truppe. Il campionato cadetto è un torneo che non aspetta nessuno e richiede sforzi mentali, se possibile, maggiori rispetto al massimo campionato italiano. Questo aspetto era già messo in conto a inizio anno.
Il 2023, adesso, si apre con l’arrivo di mister Claudio Ranieri sulla panchina rossoblù; i problemi del Cagliari in questo girone d’andata non sono da imputare esclusivamente al lavoro di un tecnico, Fabio Liverani, ed è anche vero che Sir Claudio (entusiasmo a parte) non si discute, ma non può fare miracoli con la bacchetta magica. La Serie A è un traguardo possibile, non più un miraggio abbandonato, ma servirà convinzione, sacrificio, coesione generale e appoggio alla causa sarda da parte di tutti: la città merita di tornare sul palcoscenico più alto.