Un addio al calcio che fa tremare gli investitori: è la volta di Ronaldo?

Cristiano Ronaldo è insofferente in Arabia Saudita: il suo addio al calcio non sembra esser così lontano

Senza mezzi termini, Cristiano Ronaldo è oggettivamente uno dei migliori giocatori nella storia del calcio. Può piacere o meno, ma i suoi numeri parlano per lui. Di conseguenza, qualsiasi cosa faccia, l’attaccante portoghese è sotto l’occhio di tutti. Anche in Arabia Saudita, dove si è trasferito post Mondiale.

Le ultime indiscrezioni però sono diverse dal solito. Non si tratta di gol, vittorie o trofei, ma di un suo possibile addio al calcio nell’immediato futuro.

Ronaldo in Arabia Saudita

Il fenomeno portoghese ha lasciato definitivamente – e a sorpresa – il Manchester United nel novembre 2022, a causa di un rapporto davvero complicato con mister Ten Hag e con la stessa società inglese. CR7 è quindi arrivato al Mondiale in Qatar in pratica da svincolato.

Di lì a poco, dopo la delusione – e l’umiliazione subìta a causa dello scarso minutaggio – con il Portogallo di Santos, Ronaldo ha accettato la proposta faraonica dell’Al-Nassr, che lo ha convinto a trasferirsi in Arabia Saudita per chiudere la sua splendida carriera. D’altronde, dopo aver vinto in giro per tutt’Europa, il ragazzo – separatosi nel frattempo dal suo storico procuratore Jorge Mendes – non ha più trovato altre squadre per lui appetibili nelle vicinanze.

Ha quindi sposato il progetto arabo, convinto ovviamente dai soldi – 200 milioni di euro annui – e da un contratto che lo porterebbe a diventare l’ambasciatore “arabo” per i futuri Campionati del Mondo.

Tuttavia, l’Arabia non è certamente la dimensione di Cristiano Ronaldo. Questo tipo di calcio sembra andare piuttosto stretto ad una star come quella portoghese, abituato ovviamente a ben altri palcoscenici, squadre e compagni. L’ex attaccante della Juventus ha segnato qualche gol, messo in mostra qualche bella giocata, ma poco altro. Tant’è che l’Al-Nassr non è neanche prima in classifica nel campionato locale.

Qualcosa non quadra insomma, e quindi – visto il contesto e la carta d’identità – più d’uno degli addetti ai lavori ha cominciato a supporre che Cristiano Ronaldo sia davvero vicino al ritiro dal calcio giocato. Il bomber ha ancora un contratto da protagonista assoluto fino alla fine di questa e della prossima stagione, ma non è da escludere un clamoroso scenario: al momento sembra un’opzione piuttosto remota, ma CR7 potrebbe davvero appendere gli scarpini al chiodo anzitempo nei prossimi mesi.

Ronaldo superstar

Cristiano Ronaldo fa parte di quel ristretto gruppo di superstar in grado di influenzare le persone e creare dipendenza. Le sue doti sportive lo hanno reso meravigliosamente celebre, e lui lo sa bene. Non per questo però ha mai abbassato l’asticella. Se c’è una cosa che deve esser universalmente riconosciuta all’attaccante portoghese è la sua mentalità: abnegazione, dedizione e cura di sé – sia da un punto di vista fisico che mentale – come stile di vita.

CR7 ha tracciato la via, dando vita ad un tipo di giocatore-azienda che prima non esisteva – o almeno non a questi livelli. Il primissimo fu un certo David Beckham, suo predecessore proprio allo United, che nel 2006 – ancora nel pieno della sua carriera – scelse di lasciare il Real Madrid per l’esperienza a Los Angeles coi Galaxy. Altri tempi però, e di certo altri numeri.

Ecco quindi che un suo eventuale addio il prossimo anno, o addirittura alla fine di questa stagione, sarebbe un terremoto incredibile per tutti quanti. Tifosi, allenatori, club, compagni e avversari. Stesso discorso per chi è al di fuori del calcio giocato: sarebbe un tracollo anche per gli investitori, per gli sponsor e per tutti quei soggetti che ricavano denaro direttamente o meno dalle gesta sportive di Ronaldo. Scommettitori di 22Bet compresi.

Sia chiaro, tutte le cose prima o poi devono finire, soprattutto quelle belle, ma pensare che un “androide” come CR7 possa davvero lasciare per sempre il calcio fa paura. Sarebbe la fine di un’era. L’ennesima.