2013
Oliveira: “Gli attaccanti sono bravi, presto riprenderanno a segnare”
Nelle prime 13 partite stagionali il Cagliari ha messo a segno appena 13 gol. A far riflettere è anche il fatto che il capocannoniere della squadra guidata da Lopez sia capitan Conti, autore di 4 reti. Tra gli avanti rossoblù i soliIbarbo e Pinilla hanno messo a segno 2 gol, mentre Sau si è fermato alla splendida realizzazione contro il Milan, risalente a più due mesi fa. Ancora a secco Ibraimi e Nenè, che però hanno dalla loro parte l’attenuante di essere scesi in campo per pochissimi minuti.
Come riferisce il quotidiano L’Unione Sarda, gli attaccanti rossoblù segnano poco, ma nonostante tutto sono richiestissimi sul mercato. Pinilla piace a Inter e Lazio, Sau a Roma e Fiorentina. Per Ibarbo invece, soprattutto dopo il ritorno con gol in Nazionale, gli interessamenti non si fermano alla sola Italia: il colombiano ha richieste in Bundesliga e Ligue 1.
Secondo l’ex attaccante belgabrasiliano Luis Oliveira il reparto offensivo rossoblù ha solo bisogno di fiducia: «Sono punte diverse tra loro. Ibarbo è uno che mi piace, supera l’avversario e ha una velocità tremenda. Pinilla e Nenè sono soprattutto uomini d’area, mentre Sau ricorda me per la velocità e l’abilità nell’uno contro uno». Il Falco, durante la sua esperienza alla Fiorentina, provò in prima persona cosa significasse per un attaccante rimanere a secco per tante domeniche di fila: «A Firenze rimasi 7 giornate senza segnare. Di notte non ci dormivo, anche se tutti mi dicevano di non pensarci. Ma già prima di entrare in campo non avevo altro per la testa. E regolarmente sbagliavo tutto. Mi sentivo un brocco, non azzeccavo un dribbling. Segnare è l’unica medicina. Perché quando poi ti sblocchi tutto si risolve. Un attaccante deve essere egoista e quindi deve provarci sempre. Ma serve pazienza, lavorare ancora di più e giocare per la squadra. Il gol poi arriverà e tutto diventa più facile».