Hanno Detto
Matteoli: «Il Cagliari dovrebbe fare la partita perfetta, l’Inter è forte in ogni reparto»
Gianfranco Matteoli, ex giocatore di Cagliari ed Inter, ha rilasciato delle dichiarazioni in una lunga intervista. Le sue parole
Quest’oggi l’edizione online de La Repubblica ha pubblicata la lunga intervista realizzata con Gianfranco Matteoli, ex giocatore di Cagliari ed Inter. Il tutto in vista del posticipo della seconda giornata, oggi alle 20:45 presso la Unipol Domus. Le sue parole:
TIFO – «Sono tifoso cagliaritano, ma Milano mi ha dato tantissimo. Mi astengo da sostenere l’una o l’altra squadra»
PRONOSTICO – «Il Cagliari con il Torino, alla prima di campionato, ha fatto un’ottima partita. Ma l’Inter è una corazzata. Per batterla, Pavoletti e compagni dovrebbero fare la partita perfetta. I nerazzurri sono fortissimi in ogni reparto, in particolare a centrocampo»
BARELLA – «Simile a Matthaus? Ogni epoca ha i suoi giocatori. Nicolò è straordinario, mi piace tantissimo. Ma Lothar era unico. Trascinava. Guidava. Aveva un passo incredibile»
RANIERI – «Quella stagione 1990/91 (n.d.r.) fu grandiosa. Era solo un ragazzo ma era già un vero condottiero. Lo avevo affrontato in campo nello spareggio fra Como e Catania, poi di colpo me lo trovai in panchina. Cambiava modulo a gara in corso. Era intelligentissimo, moderno»
MAZZONE – «Era tosto. Gli davi qualsiasi squadra e lui la trasformava. Non era il tipo di allenatore che chiedeva i giocatori sul mercato, sapeva migliorare ogni gruppo. Ed era simpatico, risolveva tutto con una battuta. Per mettere al loro posto i giovani riottosi, diceva: “Tu ce l’hai la tua figurina sull’album Panini? No. E allora cosa parli a fare?”»
RIMPIANTO COPPA UEFA – «La Uefa con Giorgi? Un altro grande allenatore. Bravissimo e umile, un amico oltre che un tecnico. Purtroppo a eliminarci fu proprio l’Inter. Pagammo un ritiro troppo lungo. Passammo quattro giorni a Milano, a consumarci nell’attesa. Saremmo dovuti restare a Cagliari fino all’ultimo»
TABOO – «Taboo omosessualità nel calcio? Probabilmente sopravvive un eccessivo pudore, legato alla convivenza in spogliatoio. Ma è un discorso assurdo e fuori dal tempo. La vita privata è privata, bisogna liberarsi dei pregiudizi».