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L’Italia di Spalletti
Considerato che manca sempre meno all’esordio di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale italiana di calcio, è lecito domandarsi quali saranno le scelte dell’ex allenatore del Napoli quando sarà chiamato a schierare l’11 di partenza nella sfida di sabato contro la Macedonia del Nord, tappa fondamentale per il cammino azzurro verso la qualificazione a Euro 2024.
Quale sarà la probabile formazione dell’Italia
In attesa di avere l’ufficialità, qualcosa si può già intuire di quelle che saranno le scelte di Luciano Spalletti che – dal canto suo – ha già fatto capire che aria tira con qualche cambiamento tra i convocati.
Ciò premesso, non dovrebbe cambiare il sistema di gioco, che rimarrà il 4-3-3 anche con il nuovo corso. A non mutare dovrebbero essere altresì le gerarchie tra i pali, con Donnarumma probabilmente preferito a Meret, Provedel e Vicario (per quanto quest’ultimo sia colui che sta stupendo di più con le sue prestazioni d’oltremanica).
Le variazioni dovrebbero essere più consistenti soprattutto in avanti, con Chiesa che sarà probabilmente affiancato da due conoscenze molto prossime per Spalletti, come Raspadori e Politano. In difesa, spazio per il capitano partenopeo Di Lorenzo, Mancini e Romagnoli, Di Marco o Spinazzola. A centrocampo difficile fare a meno di Barella, con Tonali e Locatelli.
Le scelte di centrocampo di Spalletti
A ben vedere, l’Italia di Spalletti cambierà soprattutto a centrocampo. Si tratta di un mutamento quasi obbligato, considerato che l’assenza di Verratti e di Jorginho – che per diversi anni hanno retto il cuore del gioco – spinge l’allenatore a favorire giocatori finora poco utilizzati e nuove caratteristiche.
A Locatelli sarà probabilmente richiesto di garantire un buon equilibrio nelle maglie di centrocampo, senza esagerare con gli sforzi in fase costruttiva, ma preferendo quello interdittivo. A Tonali e Barella – giocatori per certi versi piuttosto simili – sarà invece richiesto l’inserimento e la creazione di superiorità numerica all’interno dell’area di rigore avversaria, senza dimenticare però la necessità di dare una mano in fase di recupero palla.
Raspadori sarà preferito a Immobile?
Ultimo orientamento di Spalletti sembra essere quello di Raspadori, preferito a Immobile. L’ex Sassuolo non ha mai trovato grande spazio tra le fila dei partenopei, ma potrebbe avere maggiore disponibilità proprio nella Nazionale italiana in cui potrà incarnare il ruolo di centravanti moderno, con scatti in profondità.
A Immobile spetterà probabilmente il ruolo di subentrare in corso di partita. Un ruolo che non punta certamente a sminuire la valenza del giocatore della Lazio che, invece, come anticipato indirettamente dall’ufficio stampa della Figc, dovrebbe essere stato scelto da Spalletti come capitano degli Azzurri: è lui, con 56 presente e 16 reti, a vantare il maggior numero di presenze in azzurro.
La nomina come capitano non è ancora stata formalizzata, ma è Immobile ad esser stato indicato come colui che parla insieme al CT nella conferenza stampa pre-partita: considerato che tradizionalmente il giocatore che parla alla vigilia è il capitano, il cerchio sembra chiudersi.
La scelta è un vero e proprio attestato di stima da parte di Spalletti e, per certi versi, spegne sul nascere le voci degli ultimi giorni che, invece, avrebbero indicato Di Lorenzo come capitano della formazione, in una sorta di prosecuzione del suo percorso vincente al Napoli e del suo rapporto privilegiato con Spalletti. Sarà invece l’attaccante della Lazio a prendere il testimone lasciato da Buffon, Chiellini e Bonucci. Ad essere vice capitano potrebbe invece essere Donnarumma che, dopo Immobile, è colui che ha il maggior numero di presenze: ben 54, due in meno dell’attaccante.
Vedremo se queste scelte saranno o meno favorevoli per avvicinare l’Italia alla prima vittoria dell’era Spalletti: intanto, le quote come quelle presenti su https://www.dobet.it/ favoriscono in maniera abbondante la Nazionale azzurra.