Gaetano Oristanio si racconta: «La rimonta emozione indescrivibile. Il segreto è…»

Gaetano Oristanio, centrocampista del Cagliari, racconta per la Gazzetta dello Sport la splendida rimonta ai danni del Frosinone

Gaetano Oristanio, centrocampista del Cagliari, racconta per la Gazzetta dello Sport la splendida rimonta ai danni del Frosinone nella decima giornata del campionato di Serie A 2023/2024. Questa le sue parole per il quotidiano:

FAMIGLIA – «Papà aveva la corsa più lunga, io prediligo gli scatti brevi»

RUOLI – «Nasco trequartista ma posso fare più ruoli, seconda punta, esterno. Oggi devi adattarti a fare più cose. A me piace la conduzione palla al piede»

AMBIENTE – «Mi sta facendo crescere, mi sta completando. Lo ringrazio, e ringrazio il presidente Giulini e il direttore Bonato. Mi hanno dato una grande opportunità: tornare dall’Olanda e giocare in A. Non è da tutti. Pure Pavoletti mi aiuta tanto»

OLANDA – «Un’esperienza bellissima. Due anni importanti. All’Inter Ausilio e Baccin mi prospettarono questa possibilità. Venivo dalla Primavera. Ne parlai con Mulattieri che c’era stato. Ho trovato un gruppo pure lì e questo ci ha aiutato a salvarci. Ero con FIlip Stankovic, il portiere che ora è alla Samp ed è un fratello»

INTER – «Penso a battere il Genoa col Cagliari, davvero. Ora non penso all’Inter. Sono contento che sia in testa. Simpatizzo. Ma li conosco poco, solo Agumè. Ma sono felice di Cagliari, è una bella città, col mare»

INTER – «All’inizio è stata dura. Normale, a 13 anni, venendo da lontano e da un calcio meno intenso e fisico. Poi mi sono abituato. Grazie anche ai genitori»

CAGLIARI – «Un bel gruppo. Ranieri è bravo ad analizzare partita e avversario. Enri in campo pronto. E ti fa giocare sereno. Il segreto per c’entrare l’obbiettivo è stare uniti»

RIMONTA – «Un’emozione indescrivibile. La cosa più importante, però, è che da quel gol è partita la nostra straordinaria rimonta»

VITA – «Guardo calcio, ma per studiare. Abito in centro. Non gioco alla play, adoro andare al mare. Esco spesso con Prati. Stiamo legando, ma in squadra uno aiuta l’altro. Mi faccio da mangiare e il mio salmone scottato merita. Dopo tanti salmoni qualcuno è uscito buono. Per non cadere nei vizi ci vuole personalità e l’obbiettivo conta. Non spendo i soldi, non li butto, amo le auto, ma ne ho una. Ho gli amici, al mio paese, e Seba Esposito. Sono single e per ora va bene così»