Viola: «Siamo una squadra diversa rispetto ad inizio stagione. Su mister Ranieri…»

Nicolas Viola, centrocampista e numero 10 del Cagliari, si è raccontato ai microfoni di Dazn Talks. Le sue dichiarazioni

Ai microfoni di Dazn Talks è intervenuto il centrocampista del Cagliari Nicolas Viola. Queste le sue dichiarazioni:

ALLENAMENTO – «Abbiamo fatto una partitella a squadre miste finita 0-0, grandissime difese»

RANIERI – «Il mister ha messo tantissimo del suo, siamo partiti l’anno scorso con delle difficoltà, quando è arrivato lui ha messo serenità con empatia trasmettendo i suoi valori. Ci ha fatto capire che si può giocare a calcio, dare il massimo anche rimanendo felici e tranquilli. Questo è la base di ogni risultato fantastico, come quello dello scorso anno e alcuni di questa stagione, siamo una squadra che non molla mai»

LAUREA – «Ho fatto un percorso di studi in psicologia con una tesi sull’empatia. La testa è molto importante, sotto tutti i punti di vista. Un percorso nato fuori dal calcio ma le dinamiche ti portano a migliorare in tutti gli aspetti. Penso che quando sono nati i miei figli avevo tante responsabilità, il lavoro di padre è importante, ho percorso la mia vita sotto un altro aspetto rieducando me stesso per trasmettere determinate cose ai miei figli. Non nascondo che l’ho fatto per migliorare come persona e mi ha dato tantissima serenità nell’affrontare determinate situazioni non positive, ora è tutto più comprensibile. Il campo e la vita hanno lo stesso impatto, se migliori come persona te lo porti anche in campo. Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci insegni qualcosa, ho avuto alcune persone che mi hanno portato su una strada diversa da quella che vedevo, la psicoanalisi mi ha dato dei benefici. Il Covid mi ha aiutato tanto perché avevo tempo libero per studiare, ho avuto dei professori che mi hanno dato una mano, non è stato facile ma è stato un percorso meraviglioso. Il calcio e la mia vita e al calcio devo tanto, però ci lascia degli spazi che dobbiamo riempire in qualche modo, io avendo del tempo libero ho impiegato parte di questo per studiare»

PAVOLETTI – «Non c’è alcuna promessa ma di solito quando arriva il 90esimo ci scatta qualcosa di incredibile, lo avvertiamo e lo avvertono anche gli avversari»

CAGLIARI – «La nostra squadra è partita con delle difficoltà dovute dal salto dalla B alla A, ci abbiamo messo un pro ad entrare in clima Serie A. Paradossalmente è stato un percorso in salita, ci siamo resi conto che c’è da soffrire ma c’è da tirare fuori degli aspetti per far cambiare la situazione. La vittoria con il Frosinone è stata incredibile, da lì abbiamo capito che possiamo dire la nostra in qualsiasi momento. Oggi siamo una squadra diversa rispetto ad inizio campionato e cresceremo ancora»

PRATI – «Matteo è un ragazzo giovanissimo, ci ha messo poco a integrarsi in squadra: parla poco, lavora tanto e bene, sta facendo un campionato importante. È molto intelligente: è appena all’inizio del suo percorso, ha margini di crescita incredibili, ha un grande futuro davanti»

FUTURO – «Non ho deciso ancora cosa farò quando avrò finito la carriera. Allenatore? Mi ci vedo, ma valuterò più avanti. Ho ancora degli obiettivi da calciatore da raggiungere: ho 34 anni e sono in forma»

TATUAGGI – «Sul volto avevo esagerato un attimino, mi è sfuggito l’inchiostro. Amo i tatuaggi ma in faccia davi un impressione diversa rispetto a quello che ero, sembravo cattivo ma non lo sono assolutamente. Ho capito determinate cose, il tattoo mi piace tantissimo ma ho preferito toglierli dal viso. Fa più male farli che toglierli. Devo ancora fare qualche seduta ma sta andando benissimo»