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Conferenza stampa Ranieri: «La prossima gara vale tantissimo. Sul mercato di gennaio…»

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Claudio Ranieri, allenatore del Cagliari, interviene in conferenza stampa per presentare la gara contro il Verona

(Inviato in sala stampa)Claudio Ranieri, allenatore del Cagliari, interviene in conferenza stampa per presentare la gara di sabato al Bentegodi contro l’Hellas Verona. CagliariNews24 vi riporta testualmente le sue dichiarazioni:

INFORTUNATI E SALVEZZA – «Vale molto la prossima gara. Non abbiamo altre defezioni. Sarà una gara importantissima per entrambe, stiamo in un buon momento di forma, loro hanno cambiato sistema di gioco e stanno facendo ottime cose, sarà una gara difficile per entrambe»

BIG – «Ci è mancato il gol e non subire reti. Vedo il bicchiere mezzo pieno, se ci sono riusciti altri possiamo riuscirci anche noi a battere le big»

PETAGNA – «Non ho parlato con lui in particolare, parlo alla squadra. Si sta impegnando, è smaliziato e sa che le critiche arrivino quando non si gioca bene. E’ stato su grandi piazze e sa che quando non rende ci sta la critica, sta a lui reagire in maniera positiva»

VERONA – «Le insidie sono Djuric, punto di riferimento davanti per loro, lo cercano con la palla lunga e poi si inseriscono alle sue spalle. Nelle ultime gare ha fatto ottime prestazioni. A Udine perdeva 2-0 e poi ha recuperato finendo la gara 3-3. Baroni si è trovato ad allenare una squadra con la difesa a 3 ma poi ha cambiato mettendoli a 4 cambiando tutto»

NAPOLI – «Non volevo far giocare Lobotka, Petagna doveva tenere palla e farci salire in gruppo»

VITTORIE – «Non sentiamo pressione, sentiamo la volontà e consapevolezza che giocando così prima o poi vinceremo anche in trasferta. Quello che chiedo alla squadra è che finita la gara dobbiamo stare sereni e analizzare pro e contro, senza recriminare nulla, quello che si fa domani è sempre meglio, si va sempre avanti senza piangersi addosso e questo chiedo ai miei ragazzi»

PAVOLETTI – «Non tocco nessun tasto, mi sembra Altafini quando subentra e ha voluto darmi una risposta che sa segnare anche quando gioca dall’inizio. E’ un professionista stupendo, con Viola, Mancosu e Deiola sono l’anima di questo gruppo, sono sempre i primi a dare l’esempio. Io devo fare le valutazioni, ho cinque cambi e per me sono tutti titolari. I meriti sono dei ragazzi che si fanno trovare pronti»

5 CAMBI – «Le squadre grandi con tanti campioni in panchina puoi sperare che quando mettono uno di questi sia amareggiato e non renda. Noi dobbiamo esserci sempre, il tecnico ha ampie manovre di cambiamenti tattici e tecnici, anche quando un giocatore viene ammonito. Il calcio è cambiato, ora è più veloce e più pratico con gli arbitri che fanno correre di più»

MODULI – «Come cambio cambio ma subiamo sempre gol (ride, ndr). La squadra sa giocare sia con la difesa a tre che a quattro, e ho la consapevolezza di poter cambiare anche a gara in corso. Anche le altre squadre ormai cambiano modulo in corsa, tutti lo fanno, c’è libertà di movimento in campo. Io ho dei ragazzi d’oro, chi entra in campo fa sempre il suo, io cambio perchè penso che possiamo fare meglio con un altro giocatore»

NANDEZ – «Rientrando da un infortunio non sta al 100%. Lui da sempre il massimo finché ne ha»

ORSATO – «Tanti anni fa gli dissi che quando sto in panchina non sono d’accordo con alcune decisioni, ma poi rivedendole ha ragione lui. Lo stimo tantissimo, è un arbitro internazionale ed esperto»

LUVUMBO – «Eì un giovane del 2022, due anni fa faceva la Primavera. Si rende conto di dove deve migliorare e lo sta facendo molto bene, ora è più pratico rispetto all’anno scorso, dribbla di meno»

MERCATO – «La partenza di Luvumbo mi toglie una pedina importante, ma ho una rosa sufficientemente a posto. Bisogna fare di necessità virtù»

SUPERLEGA – «Adesso chi cavalca quest’onda farà di tutto per metterla in atto, speriamo che siano sempre i tifosi a decidere se seguire quella strada andando a vedere le partite o meno. Se si imporrà la Superlega, non ci saranno più meriti sportivi, ci saranno belle partite ma non esisteranno le classifiche, non c’è piu chi vince o perde perché resteranno sempre loro. Saranno i tifosi a giudicare che gare andare a vedere»

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