2013
La carica di Avramov: «E’ venuta fuori la rabbia di tanti anni»
Non si sente un secondo, anche se ha dovuto aspettare per conquistarsi le luci della ribalta: Vlada Avramov, grande protagonista all’Olimpico contro la Roma, ha fermato nel posticipo i giallorossi, conquistandosi le prime pagine. «Da sei anni vivo in panchina. Ci chiamano “secondo portiere” ma io non mi sono mai sentito secondo a nessuno. C’è stato un anno in cui, quando ero a Firenze, avrei potuto andare a Parma a fare il titolare, ma la società mi bloccò», ha raccontato il portiere del Cagliari, come riportato da “La Gazzetta dello Sport”.
Con le sue parate, però, l’estremo difensore serbo ha fatto un favore anche alla Juventus, che ha sorpassato la Roma in vetta alla classifica: «Ho fatto gioire la Juve? Mi interessa il giusto, magari tengo a qualche amico che prima della partita si raccomandava, “para tutto eh…”. E alla fine sms di ringraziamento… Ma la mia dedica è solo alle famiglie che qui in Sardegna hanno perso tutto, per l’alluvione. La squadra è vicina a queste persone e ci auguriamo che tutta l’Italia faccia qualcosa per loro».
Non ha paura della concorrenza Avramov: «Sono stato titolare solo in B, mai avuta un’occasione in A. La rabbia di tanti anni è venuta fuori tutta insieme. Dopo la partita dieci compagni sono venuti ad abbracciarmi. Ora vorrei rimanere qui, mai stato così bene in un gruppo, anche se devo battere la concorrenza di Agazzi e Adàn».
E, infine, svela un curioso retroscena: «In Serbia hanno visto tutti, e dall’Inghilterra il primo a farsi sentire è stato Jovetic, per me è come un fratellino. È il più forte e il più umile, gli auguro il Pallone d’oro».