Avversari
Lucca: «La partita contro il Cagliari sarà uno scontro diretto»
Lorenzo Lucca, attaccante dell’Udinese di Gabriele Cioffi, ha parlato in vista della partita contro il Cagliari di Claudio Ranieri
Il sito della società friulana ha riportato tutte le dichiarazioni rilasciate da Lorenzo Lucca per “Udinese Tonight”. L’attaccante dell’Udinese di Gabriele Cioffi ha parlato in vista della partita contro il Cagliari di Claudio Ranieri. Le sue parole:
TIFOSI/CAGLIARI – «Aspettiamo i tifosi, anche se la Curva Nord sarà chiusa spero ci sia tanta gente in tutti gli altri settori. Ho sentito che quelli del Cagliari verranno in blocco e abbiamo bisogno del supporto dei nostri sostenitori per prenderci i tre punti».
JUVENTUS – «È stata una partita dura, soprattutto a livello mentale. Arrivavamo da alcune gare precedenti in cui abbiamo perso qualche punto che avremmo potuto portare a casa. Siamo contenti, è una vittoria che migliora il morale in vista del Cagliari. Quello sarà uno scontro diretto. In settimana parlando con Walace gli avevo confessato di avere un buon presentimento. Pensavo che avremmo vinto. Sabato durante la rifinitura mi si è avvicinato e mi ha detto: “Anch’io, Lori“».
IL GRUPPO – «Siamo tanti giovani in gruppo, i più ‘anziani’ come Wally, Roberto Pereyra o Marco Silvestri ci aiutano sempre a tenere alta la concentrazione».
LAVORO – «Se lavori bene per una settimana e poi perdi negli ultimi minuti è difficile affrontare quella successiva, ma questo è il calcio. Devi sempre essere abbastanza forte da ripartire ogni volta, sapendo che si può svoltare ogni domenica e far cambiare opinione agli altri. (Contro la Signora nd.r.) siamo stati bravi. Il mister ci ha detto che sarebbero partiti forte e ci siamo fatti trovare pronti, anche nelle marcature. Dal punto di vista difensivo abbiamo fatto una partita quasi perfetta».
APPROCCIO – «(Penso di n.d.r.) Essere migliorato molto. Pensavo di poter far bene in Serie A, ma mi sono sbloccato mentalmente insieme alla squadra. Nelle prime partite non aiutavo i compagni e loro non riuscivano ad aiutare me, non ci conoscevamo e stavamo prendendo le misure col campionato».