Ex Rossoblù
Altare: «Vi racconto i miei bellissimi anni al Cagliari. Su Ranieri…»
Giorgio Altare, ex difensore del Cagliari ora al Venezia, ha rilasciato delle dichiarazioni in una lunga intervista. Le sue parole
Il portale Lavocedellevalli ha intervistato il centrale classe 98′ Giorgio Altare, in rossoblù fino a questa estate. L’ex difensore del Cagliari, ora al Venezia, ha rilasciato delle dichiarazioni in una lunga intervista. Le sue parole:
ESPERIENZA AL CAGLIARI – «La promozione in Serie A è stata veramente pazzesca, abbiamo tutti dato il 110% come chiedeva il mister e i tifosi ci sono stati vicinissimi. Cagliari è una bellissima piazza. Dopo la delusione della retrocessione i tifosi si sono riavvicinati con entusiasmo alla squadra. A Cagliari sono stati due anni belli intensi, emozioni altissime, ma anche delusioni. Tra le grandi soddisfazioni sicuramente il primo goal in serie A, contro la Salernitana. L’ho dedicato ai miei genitori e alla mia ragazza, anche lei valdimagnina, che mi hanno sempre seguito. Mi è dispiaciuto non poter giocare contro l’Atalanta a Bergamo. Purtroppo mi ero preso il Covid».
MENTALITA’ E MILAN – «Avere la testa è l’aspetto più importante per un calciatore professionista. Io non ho grandissime qualità tecniche, ma ho sempre creduto nel mio potenziale. E ho avuto al mio fianco tante persone che mi hanno dato fiducia. Il mio obiettivo è fare sempre meglio, mai dormire sugli allori. È un po’ nel nostro DNA di valdimagnini non fermarsi mai. La Nazionale? È sicuramente un grande obiettivo, ma ora penso al Venezia. Voglio tornare in Serie A. Milan? Mi allenavo anche con la Prima Squadra, sono stato convocato anche con mister Montella. Di quegli anni ricordo compagni che hanno fatto poi molto bene come Patrick Cutrone, Manuel Locatelli, Gianluigi Donnarumma.
PERCORSO – «Poi sono passato al Genoa, dove ho alternato Primavera e Prima Squadra. Poi al Feralpisalò in C, dove purtroppo mi sono rotto subito il crociato. Un periodo buio, mi ha aiutato tanto la famiglia. Per riprendermi del tutto ho pensato di andare a Olbia, sempre in C, dove sono ripartito dal quel brutto infortunio e ho fatto bene».
ATTACCANTI SERIE A – «L’attaccante più difficile da marcare in Serie A? Sicuramente Lautaro. Mi piacerebbe rincontrarlo, anche per valutare i miei miglioramenti in questi anni di B. Da Juventino, anche marcare Dybala e Vlahovic ha fatto un certo effetto. Così come incontrare il mio idolo Giorgio Chiellini».