Cagliari, Gianluca Lapadula potrebbe lasciare: in due anni promozione e salvezza

Cagliari: Lapadula ha vissuto in maglia rossoblù due anni intensi, non privi di difficoltà, raggiungendo una promozione e una salvezza

Il Cagliari Calcio si prepara alla nuova stagione di Serie A 2024/2025. Il neo tecnico rossoblù Davide Nicola ha iniziato gli allenamenti in vista del ritiro in Val d’Aosta, dove gli isolani affronteranno anche le prime amichevoli. Il ds Nereo Bonato ha ancora molto da fare per allestire una squadra che possa competere e salvarsi tranquillamente nel massimo campionato italiano. Il primo rinforzo di spessore è stato il difensore Sebastiano Luperto, arrivato dall’Empoli. Nel reparto offensivo è ancora in bilico il futuro di Gianluca Lapadula. L’attaccante italo-peruviano ha vissuto in maglia rossoblù due anni intensi, non privi di difficoltà, raggiungendo una promozione dal campionato cadetto alla Serie A e una salvezza indimenticabile sotto l’ultima gestione Claudio Ranieri in Sardegna. Arrivato nel 2022 sull’Isola, Lapadula ha collezionato fino a questo moneto 54 presenze in gare ufficiali con la maglia rossoblù, riuscendo a segnare 24 marcature.

Nella stagione in Serie B l’attaccante ex Milan è stato uno dei massimi protagonisti, diventando il capocannoniere e trascinando i suoi verso la finale playoff, vinta contro il Bari grazie a un gol del capitano Leonardo Pavoletti all’ultimo respiro, sotto una pioggia battente. Nell’annata appena trascorsa Lapadula ha avuto maggiore sfortuna. Il suo campionato è stato caratterizzato da infortuni e tante partenze dalla panchina. Suo, però il rigore decisivo contro il Sassuolo alla penultima giornata che ha regalato ai tifosi rossoblù la gioia della salvezza. Adesso il giocatore è corteggiato da diversi club del campionato cadetto che vorrebbero provare il salto nel massimo torneo. La parola di Nicola, però, potrebbe andare in favore di Lapadula, e la società sarda potrebbe decidere di rinnovare il contratto all’italo-peruviano. Insieme a capitan Pavoletti, potrebbe dare una grossa mano alla causa. Esperienza e fiuto del gol sarebbero i marchi di fabbrica, oltre a una leadership conquistata con il tempo nello spogliatoio rossoblù che potrebbe fare molto comodo al nuovo tecnico.