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Adopo: «La Sardegna è un posto magnifico. Su Juventus-Cagliari penso che…»

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Michel Adopo, centrocampista del Cagliari di Davide Nicola, ha rilasciato una serie di dichiarazioni per la rivista “Domus Rossoblù”

Michel Adopo ha parlato di diversi temi in vista della sfida odierna della squadra di Davide Nicola contro Torino di Paolo Vanoli. Il centrocampista del Cagliari ha rilasciato delle dichiarazioni interessanti per la rivista del club “Domus Rossoblù”. Le sue parole:

MICHEL O NDARY? – «Come volete (ride). Michel è più facile per gli italiani e quasi tutti mi chiamate così, ma Ndary è come vengo chiamato da amici e famiglia. L’importante è essere circondato da persone che mi vogliono bene e qui a Cagliari ne ho trovate già parecchie».

ACCOGLIENZA – «L’accoglienza è stata incredibile, a cominciare dall’arrivo in aeroporto e dalle prime ore passate con la squadra. La sensazione è stata subito quella di essere entrato in una famiglia. Mi sento voluto bene, e questo conta tanto. Vengo da piazze molto appassionate come Torino e Bergamo. Mi ritengo fortunato a poter vivere questa realtà e voglio dare il massimo».

CAGLIARI COME OPPORTUNITA’ – «Una di quelle che ogni calciatore sogna. Qui posso trovare continuità di rendimento e crescere ulteriormente. Il Cagliari mi ha voluto con convinzione, e per me era fondamentale avere la possibilità di giocare di più. Ho parlato con il mister Nicola e il direttore Bonato, ed è stato facile trovare un’intesa sul progetto. Sì, Cagliari è il posto giusto».

ULTIME DUE GARE – «Niente di speciale, semplicemente abbiamo continuato a lavorare e dopo l’Empoli abbiamo stretto alcune viti al nostro interno. Ci siamo confrontati, abbiamo capito in che direzione andare, ma devo dire che l’inizio era stato molto positivo anche senza la vittoria a cesellare il tutto. Siamo tornati in bolla, ma non abbiamo fatto nulla e bisogna continuare a spingere. Siamo solo all’inizio».

PERCORSO – «Sono arrivato in Italia dalla Francia quando avevo 17 anni, da solo, e non è stato facile. Ma mi sono adattato in fretta. Ho imparato l’italiano in poco tempo e conosciuto tante persone che mi hanno aiutato. Quanto alla Nazionale, posso giocare per Francia, Costa d’Avorio o Senegal. In quale mi vedo? Si vedrà… (sorride). Ora sto scoprendo la Sardegna, è un posto magnifico. Certo, fa davvero caldo, ma avrò tempo di conoscere sempre di più quest’Isola splendida».

SPINTA DEI TIFOSI ROSSOBLU’ – «Quanto pesano? Tanto, solo con loro a supporto possiamo fare qualcosa di buono e regalare le soddisfazioni che meritano. Lo vediamo in Casa, l’abbiamo visto fuori, non mancano mai».

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