Ex Rossoblù
Fonseca rivela: «Da poco ho rischiato di morire. Ranieri mi ha voluto al Cagliari a 21 anni e…»
Daniel Fonseca, ex giocatore del Cagliari, ha ricordato alcuni momenti in rossoblù, passando per Claudio Ranieri ed il rischio di morire
Daniel Fonseca ha rilasciato una lunga intervista per l’edizione odierna del quotidiano Corriere dello Sport. L’ex giocatore di Cagliari e Juventus ha ricordato alcuni momenti in Sardegna, passando per il tecnico Claudio Ranieri ed il rischio che ha corso recentemente di morire. Le sue parole:
CLAUDIO RANIERI – «Il mio padre calcistico: da lui ho imparato molto e con lui sono maturato molto. È stato fondamentale per me e i miei approcci con il calcio italiano. È stato anche molto paziente. Eh, il mister… Mi ha voluto al Cagliari a 21 anni, ha creduto in me e ha avuto tanta, tanta pazienza. Era tremendo? No, macché: i primi sei mesi sbagliavo tutto, non riuscivo a tirare neanche in porta… A Cagliari ci è andata bene».
TRASFERIMENTO AL NAPOLI – «Sì, e poi mi portò al Napoli. Ricordo che prima di fi rmare mi chiamava e mi diceva: “Sono tuo padre, non dimenticarlo, non mi tradire, non andare alla Juve o all’Inter”. Peccato non aver avuto continuità, dopo due anni dovettero vendermi».
RISCHIO DI MORIRE – «Una giornata intera di dolori, senza capire da cosa dipendessero. Poi alle 5 del mattino mi comincia a fare male l’appendice, pareva che esplodesse e alle 7 sono andato in ospedale. Dopo poco ero in sala operatoria, appena in tempo. Appendicite e peritonite. Un casino: un’ora e 40 di intervento, in genere dura una ventina di minuti. Sembra una stupidaggine ma ho rischiato di morire. Grazie a Dio ero in Uruguay, con i miei medici, ed è andato tutto bene. Sono felice».
ANCORA SIR CLAUDIO – «Sinonimo di certezza. Non lo sento da qualche anno, ma sono felice per lui: merita la Roma per la carriera e anche perché è romano e malato giallorosso. La sua caratteristica è dare certezze, equilibrio a tutti: squadra, ambiente e società. Lo chiamerò presto».