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Rastelli: «Caprile sta dando sicurezza al Cagliari! Vi dico che partita sarà quella con il Bologna. Felici penso che sia…» – ESCLUSIVA
Massimo Rastelli, ex allenatore del Cagliari, ha parlato della formazione sarda tra la partita con la Juventus, quella contro il Bologna e tanto altro
Massimo Rastelli in Sardegna è stato protagonista di una promozione dalla Serie B e di un percorso entusiasmante tanto a livello di gioco quanto di risultati. L’ex allenatore del Cagliari ha parlato per CagliariNews24 di vari temi ricondubili alla squadra di Davide Nicola tra la partita con la Juventus e quella contro il Bologna. Le sue parole:
LE PAROLE DI MASSIMO RASTELLI
Crede che la sconfitta con la Juventus lasci l’amaro in bocca per com’è arrivata o che possa fungere da stimolo infondendo il Cagliari di utile autostima verso la prossima gara?
«Dopo l’ultima partita secondo me rimane più che l’autostima per quello che si è fatto, purtroppo poi un errore di un singolo viene amplificato in questi casi. Dopo un primo tempo un po’ guardingo, il Cagliari nella seconda frazione ha preso la partita in mano anche se poi la Juventus ha avuto delle occasioni clamorose. Nonostante questo si è avuta la sensazione di una squadra bianconera in difficoltà alla Unipol Domus, una formazione che a differenza del primo tempo non è più stata capace di avere il pallino del gioco in mano! Il Cagliari ha sempre dato l’idea di poterla pareggiare con una sola giocata o con un’idea».
I rossoblù di Davide Nicola sono attesi dal confronto con il Bologna di Vincenzo Italiano. Lei signor Rastelli cosa prevede per la sfida dello stadio Dall’Ara?
«Prevedo una partita aperta a qualsiasi risultato, si affrontano due squadre in salute anche se con una classifica diversa. Secondo me il Cagliari sta facendo un buon cammino, ha un buon margine dalla zona rossa e sta facendo dei risultati importanti. Le sconfitte con le grandi ci possono stare, la squadra di Nicola ha vinto le sfide in cui era obbligata a farlo. Detto ciò sarà una partita aperta, il Bologna fin qui sta facendo un campionato sulla falsariga di quanto fatto nella passata stagione. Bisogna considerare che arriva dopo la partita di giovedì anche se ci sarà entusiasmo per aver battuto il Milan. Il Cagliari dovrà essere bravo ad approfittare del fatto che la squadra di Italiano potrebbe avere un po’ di stanchezza (fisica e mentale) dopo il recupero con i rossoneri».
Tra il gol di Florinel Coman con il Parma e le prestazioni di Elia Caprile, quanto pensa che abbia inciso il calciomercato sulle possibilità di salvezza del Cagliari? Che idea si è fatto dei due nuovi giocatori rossoblù?
«Caprile si è inserito nel contesto subito in maniera ottimale, ha dato quella sicurezza che forse prima mancava, è fondamentale quando un portiere trasmette questa sensazione alla squadra. E’ bravo tra i pali oltre ad essere reattivo e capace con i piedi oltre che nelle letture, ha inoltre una buona lettura quando si deve costruire dal basso! Coman ha fatto un esordio fantastico facendo un eurogol mentre nelle altre apparizioni si è visto meno, non è riuscito ad incidere. E’ una cosa normale quando hai a disposizione pochi spezzoni, credo che nelle prossime partite lo farà entrando meglio nei meccanismi del Cagliari e del suo allenatore. Secondo me potrebbe risultare una risorsa molto importante».
Tentato dal mercato, contestato dagli avversari ma sempre una sicurezza per i rossoblù: Yerry Mina. Qual è la sua opinione sul centrale colombiano e sul suo modo d’interpretare i duelli contro gli attaccanti avversari?
«E’ un leader e quella è la sua personalità, quello è il suo modo di giocare. E’ molto fisico e si fa sentire molto nella marcatura come un difensore d’altri tempi, è molto arcigno ed ha una grande determinazione. Questa è la sua forza, se giocasse in modo diverso perderebbe tutta la sua efficacia. Quando non c’è Yerry Mina il Cagliari diventa molto più vulnerabile, senza togliere nulla agli altri ma si vede quando c’è lui in campo. Poi anche loro di conseguenza riescono ad esprimersi meglio».
Zito Luvumbo è tornato in campo nell’ultima sfida dopo una lunga assenza per infortunio la quale è durata ben due mesi. Quanto può essere determinante per il Cagliari l’attaccante angolano?
«Secondo me Luvumbo potrebbe essere determinante come lo è stato in tante situazioni del recente passato. Fortunatamente perdendo Luvumbo il Cagliari ha trovato un buon sostituto in Felici, non credo che lo abbia fatto rimpiangere: il classe 2001 ha dato quantità e qualità in ogni gara che ha giocato. Questo permette a Davide Nicola di poter avere diverse frecce nel proprio arco, come ha fatto con la Juve mettendo prima Felici per poi far subentrare Luvumbo. Quando nel secondo tempo calano i ritmi e l’avversario è più stanco allora può entrare un giocatore veloce, bravo nell’uno contro uno e nel creare la superiorità. Questo permette di mantenere alto il livello di incisività della squadra, è stato fondamentale il fatto di aver recuperato Luvumbo a questo punto della stagione».
Il campionato di Serie A 24-25 si sta facendo sempre più avvincente con il passare delle settimane. Ad ora chi pensa che sia la favorita tra l’Inter e il Napoli? L’Atalanta è troppo distante dal sopracitato duo?
«Sono loro tre che si giocheranno lo scudetto da qui alla fine, questo anche in virtù del fatto che l’Atalanta è uscita dalla Champions League. Ora la squadra di Gasperini potrà avere il tempo per preparare le partite e per recuperare, questo anche considerando i diversi infortuni che ha avuto. La Dea potrebbe riuscire a rosicchiare qualche punto anche se ha sprecato quella di ieri con il Venezia (0-0 n.d.r.). Per me l’Inter rimane la favorita per più motivi: è la detentrice del titolo, per la squadra che ha ma anche per la continuità progettuale di più anni con lo stesso allenatore. Molto dipenderà anche dall’andamento in Europa dei nerazzurri, se dovessero avanzare allo avranno tantissime partite da qui alla fine! Alla lunga la squadra di Inzaghi potrebbe lasciare qualche punto per strada ed in quel momento dovrà essere bravo il Napoli ad approfittarne per cercare di batterla al photo finish, infatti credo che il campionato verrà deciso così».
Come vede l’Italia di Luciano Spalletti per la sfida di San Siro contro la Germania? Ci sono possibilità di fare i tre punti dopo la svolta impressa di recente dal commissario tecnico?
«Gli azzurri hanno dimostrato di aver intrapreso la strada giusta, l’Europeo ha permesso a Spalletti di capire le differenze tra l’allenare una nazionale e un club. Il C.T. è riuscito ad incidere già dalla prima gara di settembre, si è vista subito un’Italia diversa. Si è vista la squadra che vorremmo sempre vedere, ovvero coraggiosa e che gioca sempre, una che prova a vincere sempre le sfide che gioca. Ci sono ancora delle Nazionali superiori ma credo che con il passare dei mesi il lavoro dell’allenatore riuscirà ad accorciare il gap. La gara con la Germania può essere una buona occasione per dimostrare qual è il livello che ha raggiunto la squadra in questi mesi».
Si ringrazia Massimo Rastelli per la gentilezza e disponibilità mostrate nel corso di questa intervista
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