2013
Cagliari, Sau: «Contro il Napoli per vincere. Sappiamo dove possiamo far male»
Dopo un avvio di stagione non facile, complice anche una condizione che faticava ad arrivare, nelle ultime gare Marco Sau si è finalmente sbloccato (tre reti in tre gare) e non sembra più intenzionato a fermarsi. Domani sera al Sant’Elia arriva il Napoli, una delle sfide più sentite nell’ambiente rossoblù, e Pattolino, dopo la splendida rete dello scorso anno al San Paolo, spera di ripetersi contro Higuain e compagni per chiudere in bellezza un 2013 per lui ricco di soddisfazioni: 12 reti nella stagione d’esordio in Serie A e la prima convocazione in Nazionale.
Dalle colonne dell’edizione odierna del Corriere dello Sport, il bomber di Tonara analizza la sfida contro gli azzurri di Benitez e non nasconde le intenzioni dei rossoblù. Queste le parole dell’attaccante: «Sappiamo della rivalità che c’è tra le due tifoserie, ma in effetti per noi che andiamo in campo, quella contro il Napoli è una partita come tutte le altre. Cercheremo, come sempre, di strappare il massimo da questa sfida».
Dopo aver ritrovato la via della rete, Sau riesce a malapena a contenere la voglia personale e della squadra di vivere una notte da protagonisti davanti al proprio pubblico, e soprattutto di affrontare in maniera serena la sosta natalizia e il proseguo del campionato: «Di sicuro non abbiamo nessuna intenzione di abbassare la guardia prima di staccare la spina per le vacanze di Natale. Ci teniamo parecchio a regalare una soddisfazione ai nostri tifosi. Veniamo da una striscia positiva di cinque risultati utili e stiamo giocando un buon calcio, quindi dobbiamo cercare di chiudere l’anno nel migliore dei modi. Il periodo negativo è ormai alle spalle e ora dobbiamo solo lavorare per continuare così».
A livello personale, c’è soddisfazione per aver ritrovato la via della rete, ma il bomber rossoblù spera di incrementare il bottino di quattro reti messe a segno sinora: «Io sto bene e dopo la doppietta contro il Genoa ho ritrovato la migliore condizione soprattutto psicologica perché mi sento più libero mentalmente. Peccato perché potevo segnare anche al Tardini, ma la palla, che aveva il giro giusto per entrare in porta a fil di palo, è stata sporcata dal tocco del portiere. E’ vero che c’era Nenè libero al centro dell’area, ma un attaccante quando arriva in quella zona vede solo la porta».
Infine, nonostante il Napoli sia un avversario molto temibile e dotato di grandi campioni, soprattutto in avanti, il bomber di Tonara sembra conoscere il segreto per poter fare male agli azzurri: «Loro sono fortissimi in fase offensiva perché attaccano l’area con cinque o sei giocatori, ma concedono anche qualcosa dietro. Sappiamo dove possiamo far male anche se dovremo fare molta attenzione a Higuain, un giocatore che per forza, fisica, tecnica e corsa è uno dei migliori attaccanti in circolazione».