Sant’Elia: una storia senza fine - Cagliari News 24
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2014

Sant’Elia: una storia senza fine

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Secondo quanto riportato dall’Unione Sarda quelle che continuano ad arrivare dal Comune di Cagliari sulla questione stadio sono solo promesse. È da novembre che gli uffici comunali garantiscono di aver pronto il progetto necessario per aumentare la capienza del Sant’Elia, ma la società e i tifosi sono ancora in attesa. Nemmeno le feste natalizie hanno sbloccato la situazione nonostante non siano mancati gli incontri tra i funzionari del Servizio Lavori pubblici e i rappresentanti della società, pare che anche Cagliari- Juventus si giocherà a capienza ridotta.

Da viale La Playa arrivano notizie importanti: sabato al direttore generale Maria Cristina Mancini e ai due dirigenti Mario Mossa e Gianbattista Marotto è arrivata una lettera in cui si chiede di poter terminare i lavori. I lavori nei distinti sono finiti da tempo, il Cagliari è in attesa di ricevere l’autorizzazione per realizzare la Curva Sud. Nella comunicazione si fa riferimento alla convenzione e si precisa: “ a tutt’oggi siamo in attesa del vostro via libera al completamento delle strutture come previsto dal progetto”.

Per comprendere meglio la situazione è bene fare un passo indietro. Ufficialmente in viale La Playa non sarebbe mai stata notificata alcuna richiesta di stop del cantiere. Dal comune invece è arrivato l suggerimento di sospendere i lavori della Curva Sud fino alla presentazione di un progetto intermedio per una capienza di 12mila posti, dal momento in cui le carte definitive necessitano di alcuni ritocchi e di conseguenza di più tempo prima del deposito in prefettura. In particolare si devono ridisegnare le vie di fuga della Curva Sud, dove nono sono state mai installate le reti di protezione utili per un eventuale, ma quasi improbabile, caduta di calcinacci. Per questo motivo il Municipio vorrebbe prima uno stralcio per autorizzare l’apertura dei Distinti e lavorare al progetto definitivo. Ciò non convince il Cagliari in quanto in tempi si allungherebbero ulteriormente e si rischia di arrivare alla fine del campionato senza una capienza di 16mila posti.

La lettera inviata dalla società mira alla riduzione dei tempi: “ com’è noto sin dal mese di ottobre, l’unica parte di nostra competenza e non ancora completata sono le sedute previste per il lato sud dell’impianto. Ciò per venire incontro a vostre richieste e solo a scopo collaborativo, nell’attesa della soluzione di aspetti tecnici di vostra competenza”. La società di Massimo Cellino intanto ha reciso il contratto con la Clarin Italia e ha già raggiunto accordi con un’altra impresa: “ Essendo impegnati con maestranze che sollecitano di poter ultimare i lavori, vi chiediamo se tali motivi, da voi dichiarati ostativi, siano venuti meno di modo che possiamo completare quanto prima l’opera. Attendiamo vostre indicazioni al riguardo, non senza sottolineare che il perdurare di tale ritardo è causa di eccessivi oneri per la nostra azienda”.  In poche parola, la pazienza sta per finire, anche perché la convenzione firmata ad agosto dai vertici rossoblù prevede un canone basato su 16mila posti. Se si dovesse arrivare alla fine del campionato ancora a capienza ridotta l’ennesima azione legale sarebbe dietro l’angolo.

In mezzo a tutti questi progetti si è aggiunta la commissione provinciale di vigilanza: in Prefettura si aspetta ancora il parere del Consiglio di Stato sulle procedure da adottare dopo che alla fine di novembre la legge sulla Spending review ha inserito il collegio guidato dagli uffici di Piazza Palazzo tra gli “organismi inutili”. Secondo alcuni la competenza sull’agibilità riguarderebbe ora la commissione comunale, la stessa che ha dato l’ok per 5mila spettatori, ma in Comune si attendono comunicazioni ufficiali.

Nel mentre la Prefettura ha inaugurato un nuovo tavolo tecnico a cui parteciperanno  gli stessi enti della commissione provinciale di vigilanza, da cui il Cagliari è escluso con la funzione di raccogliere i singoli pareri sui progetti. C’è già stata una riunione al termine del 2013, ma tutto è stato rimandato a gennaio perché carte presentate andavano integrate. Ma la società rossoblù sino a ieri non ha ancora  ricevuto richieste di documenti.

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