2014
Seedorf non si fida: «Cagliari? Partita storicamente difficile»
Consueta conferenza stampa della vigilia per il Milan, che domani sarà impegnato contro il Cagliari sul prato del Sant’Elia.
Il nuovo tecnico rossonero Clarence Seedorf, vittorioso all’esordio col Verona ma poi sconfitto in Coppa Italia, si è presentato in sala stampa per analizzare il momento della sua squadra.
RICOSTRUIRE – L’allenatore olandese ha tracciato la strada che deve percorrere il Milan: «L’obiettivo in questo momento deve essere quello di cercare con molta determinazione la forza per poter migliorare i risultati. Dovremo arrivarci con il lavoro e con l’impegno. Sono venuto qui per aiutare questa ricostruzione, è chiaro ed evidente che ci vuole tempo e non c’è una data che possiamo indicare oggi per poter vedere i risultati. Le basi importanti sono l’impegno, che vedo, da parte dei giocatori. Sono il primo a capire i tifosi e sono il primo ad essere dispiaciuto nel vivere un momento del genere. Però è capitato anche ad altri Club che poi si sono ripresi. Siamo qui a lavorare con grande impegno per tornare a fare sognare i nostri tifosi».
L’AVVERSARIO – Queste le parole riportate da Milan Channel, per un Seedorf che alterna progetti per il futuro e programmi per la gara di domani: «Adesso si tratta di dare un po’ di serenità al gruppo, per affrontare una situazione difficile ed è nelle difficoltà che si vedono i gruppi, gli uomini e lo spirito. La parte estetica sarà poi la conseguenza di un lavoro, nessuno dimentica la qualità per giocare al calcio. Ci vuole impegno ed entusiasmo, con questi elementi si può andare verso una visione complessiva. Cagliari? Storicamente è sempre una partita difficile, hanno grande sostegno da parte dei tifosi, è una squadra consolidata che rispettiamo. Il colloquio con Barbara Berlusconi? C’è stata una presentazione dei responsabili di varie aree, mi ha spiegato i progetti futuri per il brand del Milan, i progetti commerciali e di marketing, un evento importante, un momento che mi ha aiutato a capire ancora meglio dove il Milan vuole andare e per me è stato molto positivo. Tutti gli allenatori hanno sempre partecipato all’attività del Club, non ci sono settori staccati, uno aiuta l’altro e più c’è visione strategica comune meglio è».
ESSIEN – C’è spazio anche per qualche battuta sull’ultimo arrivato Essien: «Lo conosco abbastanza bene, ci ho parlato altre volte, ci siamo sentiti quando ero con il dottor Galliani, gli ho parlato in maniera molto trasparente e chiara. Lo conosciamo come giocatore, ci porterà grandi valori sia in campo che fuori dal campo, è un ragazzo positivo e di grande umanità. Volevo anche salutare Nocerino, ha dato il suo sudore a questa maglia in questi anni e se lo merita. Comunque sono contento dell’arrivo di Essien. Sarà utilizzato in mezzo al campo, anche se lui sa fare anche il terzino, ma a me piace utilizzare i giocatori dove rendono di più. Essien accolto con diffidenza? Forse è un bene. Abbiamo parlato di Real Madrird o di Chelsea, se guardiamo le loro panchine e le loro tribune capiamo tutto, ci sono giocatori validissimi che, in una situazione di lusso, sono un extra. Su di lui ho alcune garanzie, l’aspetto umano, è un guerriero, un uomo, la sua esperienza. Sistema di gioco? Vi chiedo di non continuare a parlarne, il Milan non farà più o meno bene in base a questo, la cosa importante è l’impegno, la determinazione e lo spirito guerriero a fare la differenza»
Il tecnico ha le idee chiare sulle priorità del suo Milan: «La Champions League? Adesso c’è Cagliari che ci aspetta».