2014
Serie A, è tempo di riforme: per il Cagliari nodo Sant’Elia
Nuove riforme al vaglio per la Serie A, che ha intenzione di apportare delle modifiche. Si parte con lo studio delle comproprietà, formula che dovrebbe rimanere dato che Atalanta, Bologna, Parma, Torino, Udinese e Cagliari hanno votato contro l’abolizione di questa formula. Ci saranno, però, modifiche sul prestito con diritto di riscatto automatico a determinate condizioni e la possibilità di trasferire i calciatori extracomunitari ingaggio nella stessa finestra di mercato, nonché la liquidazione del diritto di partecipazione in qualsiasi momento della stagione.
Secondo “La Gazzetta dello Sport”, si sta ragionando anche sulla liberalizzazione della figura dell’agente: l’ipotesi è di sostituire l’agente con l’intermediario con una semplice registrazione. In questo modo i calciatori dovranno contribuire al pagamento delle commissioni, che invece attualmente è a carico dei club.
Infine, il capitolo stadi, che riguarda da vicino il Cagliari: non si potrà più giocare al Sant’Elia se non verrà adeguato l’impianto, perché la capienza minima dovrà essere di 20 mila spettatori con deroghe fino a 16 mila.