2014
Accadde oggi 15 marzo – Juve-Cagliari vale lo scudetto e la Coppa Uefa
Andando a ripercorrere i match del 15 marzo disputati dal Cagliari, notiamo due precedenti importanti contro la Juventus. Probabilmente quei due Juve-Cagliari sono stati i più importanti della storia rossoblù, nonché i più piacevoli: il primo risale al 1970 e decise lo scudetto, l’altro nel 1994 fu il ritorno dei quarti di Coppa Uefa.
MATCH SCUDETTO – A Torino i bianconeri cercano punti importanti per riagganciare la capolista nello scontro diretto: al momento il Cagliari è primo con 34 punti, la Juventus seconda a 32. All’Olimpico di Torino si decide dunque lo scudetto. Le cose si mettono subito male per la squadra di Scopigno, con la “bestia nera” di Albertosi, Comunardo Niccolai, che beffa il proprio portiere con uno dei suoi soliti autogol. Sistema tutto, con uno dei suoi soliti gol, Gigi Riva: sul calcio d’angolo di Greatti il numero 11 realizza la rete del pareggio a pochi secondi dall’intervallo. Nel secondo tempo sale in cattedra Concetto Lo Bello, che non è un fenomeno pescato dalla panchina bianconera, ma l’arbitro che assegna dopo un’ora di gioco un rigore quanto mai dubbio ai padroni di casa. Secondo il fischietto di Siracusa Martiradonna avrebbe spinto Leonardi in area di rigore (le immagini del secondo tempo non sono disponibili a causa di uno sciopero Rai). Tra le proteste, tira Haller che si fa parare il penalty da Albertosi. Ma Lo Bello non ci sta e ordina la ripetizione, facendo piangere il povero portiere rossoblù sul palo, mentre Anastasi è più freddo del compagno di squadra e realizza il gol del vantaggio. Un’intera stagione dominata rischia di sfumare, se non fosse per la divina provvidenza, o meglio dire Concetto Lo Bello. Sì, perché dopo aver assegnato il rigore alla Juventus, l’arbitro ne concede uno anche al Cagliari quando mancano poco meno di dieci minuti alla fine. Anche il rigore rossoblù è dubbio, Salvadore avrebbe agganciato Rombo di Tuono in area. Il penalty lo calcia, ovviamente, Gigi Riva, che segna il 2-2, nonostante la parata di Anzolin che non trattiene il tiro. Finisce in parità e il Cagliari si avvicina a conquistare lo storico scudetto, che sarebbe arrivato un mese dopo.
DERBY EUROPEO – Il 15 marzo di 20 anni fa, la sfida contro la Juventus non valeva lo scudetto, ma un pezzo d’Europa. Quarti di finale di Coppa Uefa, i rossoblù si presentano al Delle Alpi forti della vittoria dell’andata per 1-0, grazie alla rete di Delyrio Valdes. La squadra di Trapattoni parte subito forte e pareggia i conti della doppia sfida con Dino Baggio al 23’, servito da Di Livio in area di rigore. Il Cagliari è bravo a non farsi schiacciare e impensierisce più volte Peruzzi, finché non trova la rete del meritato pareggio: Matteoli disegna una splendida traiettoria su punizione che trova la testa di Firicano. La tensione inizia a farsi sentire e, dopo una palla contesa, Kohler viene espulso dall’arbitro polacco. Nel secondo tempo, come nella sfida scudetto di 24 anni prima, i padroni di casa possono usufruire di un calcio di rigore inesistente, concesso dopo un anticipo sul pallone di Fiori su Ravanelli in area. Anche questa volta il penalty non è realizzato: Roberto Baggio sbaglia, come avrebbe sbagliato qualche mese dopo in finale contro il Brasile, e l’arbitro non fa ripetere evitando il paragone con Lo Bello. La terna arbitrale prende un altro abbaglio poco dopo e nega un gol regolare a Dely Valdes per fuorigioco inesistente, ma sul contropiede di Lulù Oliveira nessuno può negare la gioia della rete ai tifosi rossoblù. L’1-2 sulla Juventus vale la semifinale contro l’Inter, che purtroppo non regalerà le stesse gioie della gara contro i bianconeri.