2014
Leeds, retroscena: dossier su Cellino incline a violare la legge
La decisione della Football League non è stata certo un fulmine a ciel sereno: il veto sull’acquisizione per Massimo Cellino del Leeds era atteso da tempo, considerando che in Inghilterra non c’è deroga che permetta a chi ha subito condanne penali di essere proprietario di una squadra di calcio. Chi pensa che la sanzione di 600 mila euro per il contrabbando doganale abbia messo fuori gioco il presidente del Cagliari si sbaglia di grosso, perché in realtà è stato l’intero e corposo curriculum giudiziario di Cellino a bloccare l’operazione.
La Federcalcio inglese, come evidenziato da “La Nuova Sardegna”, ha infatti affidato il compito ad un’agenzia guidata da una professionista italiana di indagare sul passato e sul presente di Cellino: per due mesi sono stati messi insieme una serie di documenti, tra cui i precedenti penali, dell’imprenditore sardo, definito dal giudice Massimo Poddighe, ad esempio, con un «elevato grado di spregiudicatezza» e una «spiccata insensibilità ai doveri della solidarietà sociale». Per il gip Giampaolo Casula, invece, ha una spiccata «inclinazione a violare la legge». Ne è nato un dossier aggiornato, che è finito ai vertici della Football League, che aveva già deciso di porre il veto sull’acquisizione del Leeds.