2014
ESCLUSIVA – Luca Silvestrone: «Ci siamo! Stiamo preparando l’offerta. Tifosi, abbiate fiducia»
L’intermediario che rappresenta il Fondo d’investimento americano, interessato sia alla costruzione del nuovo stadio e sia all’acquisto della società rossoblù, è intervenuto ai nostri microfoni per fare il punto della situazione. Due i nodi fondamentali che si sono toccati: la vendita della società di Viale La Playa e la questione stadio.
Quali sono le novità della trattativa?
«Ieri sera i nostri tecnici hanno avuto un contatto coi collaboratori di Cellino, che stanno trattando tecnicamente la questione. I tecnici della società riconfermano l’interesse a parlare con noi per verificare tutte le questioni legate alla cessione. Si è deciso di prendere un po’ di tempo per fare le opportune verifiche.»
Verifiche che riguardano la società e il suo stato di salute?
«La società è sanissima, non ha un euro di debito, non ha problemi di alcun tipo da questo punto di vista. Per poter presentare un’offerta dobbiamo capire anche cosa andiamo ad acquistare. Cellino non avendo posizione debitorie ha patrimonializzato la società».
Lo spieghi meglio ai nostri lettori.
«Significa che Cellino dentro la società Cagliari Calcio ha incluso, ad esempio, il centro sportivo di Assemini, il terreno nel comune di Elmas – sul quale è nato il famoso progetto ormai accantonato della Karalis Arena -, la sede della società e altro. E’ chiaro che a questo punto, per poter fare un’offerta, bisogna capire cosa interessa ai compratori: fare una offerta per acquisire tutta la società oppure decidere di concentrarsi solo su alcuni aspetti. Questo è ciò che dobbiamo fare adesso, in maniera tale poter fare presentare un’offerta concreta.
Fino ad ora sono stati avviati solo contatti interlocutori. Fino a quando non abbiamo avuto il parere positivo del Comune di Cagliari per ciò che riguarda lo stadio – fattore imprescindibile per l’acquisto della società – non potevamo prendere in considerazione tutto il resto».
Insomma, lo stadio è una condizione vincolante in tutto questo.
«Siamo stati chiari fin da subito: fino a quando non si sarebbe definito il discorso legato allo stadio, noi a Cellino non potevamo garantire niente sul fronte dell’acquisto della società. In quel momento – quando ci furono i primi contatti con Massimo Cellino – il patron del Cagliari aveva ancora aperta la trattativa con gli emiri del Qatar. Gli abbiamo detto che se l’offerta fatta dagli emiri per acquisire la società era convincente, gli abbiamo consigliato di vendere, proprio perché non avevamo ancora avuto contatti col Comune».
E adesso?
«Adesso, alla luce di come si è evoluta la situazione, le carte in tavola cambiano perché il Comune di Cagliari ha dato ufficialmente l’ok. Quindi adesso ci possiamo sedere insieme e parlare per quanto riguarda l’acquisto della società rossoblù. In realtà dobbiamo ancora cominciare a parlarne: ieri abbiamo dato la nostra disponibilità. Adesso entreranno in gioco gli aspetti tecnici per poi poter concretamente fare l’offerta e ottenere le opportune garanzie».
Parliamo dello stadio. A che punto siamo arrivati?
«Il Comune in questo momento sta facendo le valutazione opportune rispetto al nostro studio di fattibilità che è stato presentato, come prevede la legge. L’Amministrazione comunale ha chiesto un po’ di tempo, almeno fino a Giugno, per poter fare le proprie valutazioni insieme ai loro tecnici, per capire la fattibilità dell’opera rispetto anche all’area in cui ci troviamo. E’ un’operazione complessa perché lo stadio si trova in un punto strategico della città e giace vicino al mare, ragion per cui non è solo il Comune ad essere interessato all’opera ma tutta una serie di enti che dovranno entrare in gioco per dare il loro parere. Perciò adesso siamo in attesa che il Comune ci chiami per capire effettivamente se ci sono criticità o se va tutto bene. Anche questo sarà un aspetto del tutto tecnico dove i nostri tecnici e quelli comunali dovranno parlare la loro lingua per risolvere gli eventuali problemi. A breve non sono previsti incontri».
Il prossimo contatto col Cagliari Calcio?
«Ora dobbiamo attendere. E’ una fase delicata. Capiamo anche che dal punto di vista sportivo – in riferimento alla corsa per la salvezza – non è un momento facile Abbiamo deciso che d’ora in poi, fino alla fine di Aprile, rimarremo in silenzio per lasciare l’ambiente concentrato su tutti i fronti».
Quale messaggio volete dare ai tifosi?
«Ai tifosi diciamo di avere un attimo di pazienza. Stiamo comunque facendo una trattativa importante e quindi, chi conosce il mestiere lo sa bene, il silenzio è d’oro. Perché secondo le ciò che esce sulla stampa la situazione potrebbe compromettersi. Non possiamo fare diversamente, anche perché bisogna tutelare gli interessi di chi vende e di chi vuole comprare. In questa fase chiedo di stare tutti tranquilli perché le sensazioni nostre, del Comune e del Cagliari Calcio sono molto positive. Ci scusiamo se non potremmo più parlare. Se non parliamo significa che le cose stanno andando nel verso giusto».
Ringraziamo Luca Silvestrone per la sua disponibilità.