Agim Ibraimi – I pagelloni di CagliariNews24

In Macedonia è reputato il giocatore con maggior talento dopo Goran Padev. Ibraimi arriva a Cagliari nel settembre 2013, nell’operazione che ha portato alla cessione di Ceppellini, presentandosi ai compagni con la maglia numero 10, una maglia pesante che porta l’eredità di Gianfranco Zola. Dalla tifoseria viene considerato come un oggetto misterioso anche per via dello poco impiego del giocatore da parte di Diego Lopez, che lo mette in campo solo per brevi spezzoni di partita. L’esordio arriva nel pareggio casalingo, a Trieste, contro la Samp. La sua posizione sul campo varia parecchio. Ibraimi ha permesso a Lopez, e successivamente a Pulga, di allargare il fronte d’attacco passando dal 4-3-1-2 al 4-3-3, posizionando il macedone sull’esterno. Con l’Inter lascia il segno servendo Nainggolan per il gol del pareggio. Dopo brevissime apparizioni, Ibraimi partecipa con un assist e un gol nella sfida al Sant’Elia contro l’Udinese. Prima serve Vecino per il gol del 2 a 0, poi all’88’ mette il sigillo al risultato con un mancino potente e preciso che si infila alle spalle di Scuffet. La seconda rete di Ibra arriva nella trasferta contro il Sassuolo. Un gol siglato su calcio di rigore che permette al Cagliari di allontanarsi dalla zona retrocessione. L’utilizzo centellinato del macedone probabilmente non ha permesso di valutare pienamente le sue qualità. Nella finestra di gennaio si era ipotizzata anche una cessione del giocatore, salvo poi tenerlo in rosa fino ad oggi. Trattenere Ibraimi si è poi rivelata una scelta azzeccata, visto l’infortunio di Adryan e la scarsa continuità che Andrea Cossu ha avuto durante la stagione.

VOTO 6,5