Cagliari, cambia la proprietà ma non i problemi: stadio e progetto futuro

One man show. Niente da aggiungere. Nessuno avrebbe potuto immaginare un’uscita di scena così singolare come quella che fatta da Massimo Cellino. Una storia lunga 22 anni, circondata da amore e odio. Perché non c’era una via di mezzo per valutare l’ex patron rossoblù, si andava da un estremo all’altro. Suona un po’ strano chiamarlo ex presidente, ex patron o ex proprietario, anche se in questi mesi ci si è preparati a questo epilogo destinato a chiudersi con Cellino in terra inglese e il Cagliari nelle mani altrui.
Arabi, cinesi, americani hanno fatto solo da copione in una scena dove a spuntarla è stato l’ultimo arrivato, quello che non ti aspetti. Tommaso Giulini ha convinto Cellino con ciò che conta veramente in questo mondo: i soldi. Si parla di una cifra nettamente inferiore di quella proposta dalla cordata americana rappresentata da Silvestrone. Ma erano soldi che ci hanno messo pochissimo ad arrivare nelle casse del presidente del Leeds e che d’ora in poi avrà solo occhi per il club dello Yorkshire. Almeno così sembra.

Nuova proprietà, vecchi problemi. La nuova società è ancora da formare ma urge mettere mano ai soliti problemi che da tempo i tifosi chiedono di risolvere. La prima questione non può che essere lo stadio. Che succederà adesso? Ci sarà sempre Dan Meis alla guida del progetto del nuovo stadio o è tutto da rifare? Domande a cui l’Amministrazione Zedda dovrà rispondere per fare chiarezza e dove la nuova proprietà dovrà mettersi subito all’opera per capire il da farsi. E da fare ce n’è, eccome. C’è da mettere in piedi un progetto serio per dare continuità alla decima stagione che il Cagliari disputerà nella massima serie. Un progetto minuzioso guidato da una dirigenza che dovrà prendere in mano una squadra e capire cosa farne, a partire dai big. Dopo la dichiarazione d’amore di Giulini per Conti, a cui si spera seguirà il rinnovo del contratto, ci si aspetta di capire il destino di altre pedine. Su tutti Andrea Cossu, Davide Astori e Victor Ibarbo, con quest’ultimo che ha già strizzato l’occhio ad altri club dichiarando di avere il desiderio di giocare in Champions League. Insomma, c’è da rimboccarsi le maniche per la nuova società, che nelle prossime settimane prenderà forma a partire dalla scelta del direttore sportivo e dal nuovo allenatore. Buon lavoro e buona fortuna, futuro presidente.