2014
Colombi suda ma guarda avanti: «Il posto da titolare è tutto da conquistare»
Simone Colombi è arrivato a Cagliari in un momento in cui la porta rossoblù era sguarnita, viste le partenze di Avramov e Silvestri che la difendevano fino a pochi mesi fa. Oltre a Colombi in Sardegna è arrivato anche Alessio Cragno, altro giovane dalle speranze più che rosee. Entrambi si trovano in questi giorni a Sappada, dove stanno familiarizzando con la preparazione fisica voluta da Zdenek Zeman.
CHE FATICA! – Nel ritiro veneto si suda parecchio, come conferma Colombi ai microfoni di Sky Sport: «Fisicamente sto male, stiamo lavorando molto tutti e corriamo davvero tanto. Anche per noi portieri vale questo ed è una novità. Però siamo fiduciosi, perché con Zeman sappiamo che poi alla lunga gli sforzi pagano. Ruolo pericoloso? Sarà più difficile, perché la difesa gioca alta e anche noi dovremo essere partecipi del gioco. Ma questo mi è sempre piaciuto e non vedo l’ora».
PRONTO PER LA SERIE A – 23 anni compiuti da poco, il portiere bergamasco ha alle spalle l’esperienza accumulata con svariate maglie ed ora si sente pronto per il grande salto: «Sono contento del percorso che ho fatto, una volta uscito dalla Primavera ho giocato in Lega Pro, poi in B e ora mi sento pronto per giocare in Serie A. In altri paesi magari avrei giocato da subito in prima divisione, ma io sono felice della mia esperienza e adesso sono carico per affrontare il mio primo campionato in A. Scuffet? La sua è una scelta coraggiosa ma che darà i suoi frutti, a volta c’è il rischio di fare il passo più lungo della gamba».
DUELLO CON CRAGNO – Non spaventa la concorrenza per la porta, anzi i rapporti con il diretto concorrente sembrano partiti col piede giusto: «Sono contento di aver fatto questa scelta, il gruppo mi ha accolto nel miglior modo possibile. Io titolare? No, assolutamente. Il posto dovremo giocarcelo ogni giorno, allenamento dopo allenamento. Con Cragno, l’altro portiere, mi trovo bene e sarà una concorrenza leale tra di noi. Rito del gruppo per Caio Rangel? Sì, come per tutti noi. Io ho cantato ‘Gli Anni’ di Max Pezzali…».