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Mauricio Isla, un tuffo nel passato
Verso Udinese-Cagliari, le due squadre non hanno più obiettivi di classifica e puntano a chiudere il torneo nel migliore dei modi. Tra i rossoblù non sarà una sfida qualunque per Mauricio Isla, che ha un importante passato con i bianconeri friulani
Il Cagliari continua la preparazione in vista della trasferta di Udine, in programma domenica alle 15. Gara che ha poco significato per la classifica, anche se evitando la sconfitta i rossoblù festeggerebbero una salvezza aritmetica che resterebbe comunque a portata di mano. Non sarà una gara come le altre per Mauricio Isla: il giocatore cileno approdò nel calcio europeo proprio per mano del club friulano poco più che maggiorenne ed imparò a conoscere il calcio del Vecchio Continente da una squadra di provincia che poteva sognare in grande. In Friuli Isla conquistò ben presto la fiducia del suo primo tecnico, Pasquale Marino, e poi di Francesco Guidolin. Prima esterno destro di centrocampo, poi interno: il Mauricio Isla degli anni di Udine mostrò grande capacità di adattarsi alle richieste del tecnico mantenendo un rendimento sempre altissimo. Le prestazioni personali andavano di pari passo con quelle della squadra, tanto che l’Udinese in quegli anni riuscì a chiudere costantemente il campionato in zona Europa League, con il picco delle stagioni 2010/11 e 2011/12, le ultime di Isla in bianconero, in cui la squadra di Guidolin si posizionò al quarto e terzo posto conquistando due storiche qualificazioni in Champions League. Poi il grande salto alla Juventus, le complicazioni dovute ad infortuni, incomprensioni sul ruolo e la serrata concorrenza lo portarono a girovagare per Inghilterra e Francia con le maglie di QPR e Marsiglia.
UN TUFFO NEL PASSATO – In estate, dopo qualche settimana di trattative, il cileno ha sposato il progetto rossoblù. Partito in sordina, negli ultimi mesi ha aumentato notevolmente il suo rendimento rivelandosi anche un jolly fondamentale per Rastelli, che nel corso del campionato lo ha utilizzato anche da interno ed esterno di centrocampo. Domenica il cileno classe 1988 dovrebbe partire dal 1′ nell’ormai consueto ruolo di terzino destro, nello stadio che è stato la sua prima casa nel calcio europeo e nel quale ha vissuto il periodo più felice della sua carriera. Non è la prima volta che il tuttofare cileno tornerà in Friuli da avversario: nel corso dell’esperienza con la maglia della Juventus Isla ha già giocato contro la sua ex squadra, anche se per appena 15′, nella stagione 2013/14. Un’apparizione da dimenticare, una prestazione sotto tono che non rese onore al suo passato con il bianconero friulano. Oggi Isla è un giocatore ritrovato, anche se difficilmente riuscirà a toccare i livelli dei tempi di Udine, e punta a ben figurare contro i suoi ex tifosi. Poco importa se lo stadio Friuli oggi, per motivi di sponsor, si chiama Dacia Arena e per tre quarti ha cambiato fisionomia. Al momento dell’ingresso in campo e dei saluti, con lo sguardo verso l’unico settore sopravvissuto alla ristrutturazione, riaffioreranno nella sua mente i ricordi dei bei tempi spesi su quel prato verde, che gli permisero di affermarsi nel calcio italiano. Domenica, con la maglia dei sardi, per Isla sarà il primo vero e proprio ritorno al passato, a nove anni di distanza da quella firma che gli spalancò le porte del calcio italiano ed europeo.