2014
Muzzi: «Auguro a mio figlio di diventare una bandiera del Cagliari»
Roberto Muzzi, storico centravanti rossoblù di metà anni ‘90, ha parlato ai microfoni de “Il Cagliari in diretta”, trasmissione radiofonica del palinsesto di Radiolina. L’ex numero 11 rossoblù ha accompagnato qualche giorno fa suo figlio Nicholas ad Assemini, il quale si è aggregato alla Primavera allenata da Vittorio Pusceddu.
DI PADRE IN FIGLIO- Nicholas come Roberto? Muzzi senior ci spera: «Mio figlio è un buon giocatore, una punta esterna rapida. Gli ho consigliato io di venire a Cagliari. Zeman è un maestro, capisce tanto di calcio, per i giovani è fondamentale. Io l’ho conosciuto a Roma, se la squadra riuscirà a seguirlo ci sarà da divertirsi. Anche a me, come a Zeman, piace attaccare, le partite si vincono segnando un gol in più degli altri. Ventura voleva farmi giocare da esterno, io invece mi sentivo un centravanti. Per questo ci fu un disguido, ma ci riappacificammo per il bene del Cagliari. Dei miei ex compagni sento spesso Dario Silva, ha una forza impressionante nonostante quello che gli è successo. Io sono venuto a Cagliari da giovane, so come si lavora. Mio figlio è nato a Roma ma è cresciuto in Sardegna fino all’età di quattro anni. Questa terra mi è rimasta nel cuore, ho tantissimi amici sardi e quando posso torno volentieri, la Sardegna è casa mia. Sono sicuro che quest’anno il Cagliari farà grandi cose, i tifosi si divertiranno tanto. Ho fatto un esperienza da secondo allenatore alla Roma, però ragiono ancora da ex calciatore. Quando penserò da tecnico sarò pronto per allenare in Serie A. Nicholas bandiera rossoblù come Daniele Conti? Magari, ci spero. Gli auguro di rimanere a vita a Cagliari. Io sarei voluto rimanere in Sardegna tutta la carriera, ma purtroppo non mi fu permesso».