Ekdal "analista" per il Torino: «Vi presento il Brommapojkarna» - Cagliari News 24
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2014

Ekdal “analista” per il Torino: «Vi presento il Brommapojkarna»

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Cresciutoci calcisticamente prima di trasferirsi alla Juventus, Albin Ekdal conosce bene il Brommapojkarna, prossimo avversario del Torino nei preliminari di Europa League e che ha presentato ai microfoni di “Tuttosport”: «E’ la squadra che in Europa può vantare il maggior numero di formazioni a livello giovanile. Un vanto per tutto il campionato svedese, l’Allsvenskan. E infatti la struttura del Bromma da sempre è quella: sfruttare il serbatoio dei giovani e avere una squadra con tanti ragazzi prodotti in casa. Pur non essendo un club tra i più forti a Stoccolma ha una grande tradizione nel settore giovanile. John Guidetti, che giocava nel Manchester City e che ha fatto benissimo al Feyenoord, è un attaccante molto bravo. Anche lui è cresciuto nel Bromma», ha dichiarato il centrocampista del Cagliari.

A proposito della sua Svezia, Ekdal ha parlato anche dei granata Alex Farnerud e Pontus Jansson: «Sono due bravissimi ragazzi e due ottimi calciatori. Personalmente conosco meglio Jansson, perché l’ho trovato qualche volta in Nazionale. Può diventare talento in prospettiva. E Farnerud potrà magari riconquistare una convocazione quando si riprenderà dall’infortunio al crociato».

Un tuffo nel passato per il mediano rossoblù, che ha rievocato anche l’assalto della Juventus: «Erano venuti a vedermi a Stoccolma in qualche partita. E poi pure nelle Nazionali Under. La Juve mi aveva notato e mi aveva preso: per me fu una rivoluzione, nel senso che erano proprio due mondi diversi. Il Bromma è una piccola realtà, tutto era più grande e dunque più difficile. Il salto è notevole, però sono convinto che anche nel Bromma attuale ci sia qualcuno che possa farcela. Rexhepi? E’ un ragazzo interessante, anche se lo conosco poco. Anche Petrovic ne parlano bene. Insomma qualcuno di prospettiva c’è».

Non ha dubbi Ekdal sull’esito del match: «Il Toro può avere un solo risultato a disposizione. Che è la vittoria: perché la differenza tecnica è troppo grande. Il Bromma ha un’età media di 21-22 anni, ha poca esperienza internazionale. Sulla carta non c’è storia e penso che anche in pratica le possibilità dei miei connazionali siano davvero minime. Il Toro è a un livello decisamente più alto. Può farcela anche se non avrà a disposizione alcuni giocatori di alto livello: il Bromma può metterla sulla corsa, ma la differenza qualitativa rimane netta».

Infine, qualche consiglio per gli oltre duecento tifosi granata che saranno a Stoccolma: «Il centro è davvero molto affascinante, Stoccolma è particolarmente piacevole e non lo dico perché è la mia città. Poi perché non visita il mio Paese molto spesso consiglio di assaggiare qualche piatto tipico. Di sicuro siamo forti sul pesce, in particolare il salmone: quello che si mangia da noi non lo si trova certamente tutti i giorni…».

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