Giulini rivela: «Almunia ha un problema al cuore»

A pochi giorni dal debutto in campionato, il presidente del Cagliari ha parlato dei rapporti che ha stabilito in Lega e del suo principale obiettivo: «C’è stata tanta cordialità, con tutti. Del resto si lavora per una prospettiva comune, quella di far del bene al calcio nostrano e far quadrare i bilanci. A me interessa in modo particolare coinvolgere sempre di più i tifosi, in modo che possano venire numerosi allo stadio. Un’opzione che attualmente manca. E in quest’ottica faremo funzionare le nostre iniziative, con il marketing che ha importanza strategica», ha dichiarato Tommaso Giulini ai microfoni di Tuttosport.

Il coinvolgimento dei tifosi, dunque, ma il patron del club sardo ha espresso la sua delusione in merito ai numeri della campagna abbonamenti e lanciato un’iniziativa simile a quella del Bari: «Lo ammetto, mi aspettavo di più. Nella giornata di sabato, prima della sfida di Coppa Italia con il Catania, avevamo circa 2.500 abbonati, ora saremo a 2.900 circa. No, non è quello che una società come la nostra deve avere. Alla grande festa organizzata il 4 agosto, quando abbiamo presentato la squadra all’Arena Grandi Eventi di Cagliari, avevamo la disponibilità di 5.000 posti, ma all’esterno si sono accalcati altri 5.000 supporters, per un totale di 10.000. Quelli presenti sabato contro il Catania. Poi il riscontro positivo però non c’è stato. Ora ho dato mandato di rateizzare il costo dell’abbonamento con una finanziaria, chissà che non sia una molla a sottoscriverlo, in un momento di crisi, sentito maggiormente in Sardegna».

Nessun dubbio per Giulini dopo le deludenti amichevoli nel pre-campionato, né esaltazione dopo l’affermazione in Coppa Italia: «Dobbiamo sempre tenere bene a mente una cosa: ci sono, in rosa, quattordici giocatori nuovi, tutti giovani ragazzi, che avranno ancora bisogno di tempo per potersi amalgamare, conoscersi in tutte le loro sfaccettature. Non solo. Anche i sette vecchi della squadra si ritrovano a doversi confrontare con una diversa realtà. E’ cambiato il presidente, l’allenatore, i compagni arrivati quest’anno. Non è facile anche per coloro che a Cagliari ci sono da una vita. Dovranno adeguarsi, mettendosi a disposizione del tecnico e supportarlo in ciò che pretende da loro. Se non arriveranno immediatamente i risultati, nessun allarme rosso».

L’attenzione poi si sposta sul fronte mercato, da dove emergono certezze e chiarimenti, a partire dalla questione del terzo portiere: «Ho sentito tantissime voci e molti nomi, da Amelia a Boruc, per passare a Gillet e Storari. Ma, garantisco io, sono tutte invenzioni. Non abbiamo mai sentito ne i loro procuratori e nemmeno gli stessi giocatori. Poi mi ha deluso, e tanto, ciò che è successo con Almunia. Ho ricevuto una “mail” proprio in queste ultime ore. Almunia ha un problema al cuore. Gli è stata riscontrata una “cardiomiopatia ipertrofica apicale”, evidenziatasi nelle prime visite a Cagliari e certificata a Padova, dove il giocatore ha fatto una risonanza magnetica cardiaca. Un’alterazione che può essere pericolosa e, senza le cautele del caso, potrebbe causare morte improvvisa», ha spiegato con dispiacere Giulini, che poi ha parlato dell’ultima trattativa in corso: «Nel nostro piano operativo resta unicamente Husbauer, con il quale stiamo trattando e vedremo di risolvere entro il 1° settembre. Per il resto, porta chiusa, anche a doppia mandata. Non bastano 14 volti nuovi? Tutti gli altri sono pure invenzioni, tanto per movimentare, oppure giocatori che si propongono, con il fine ultimo di riuscire a strappare un contratto, magari negli ultimi giorni».

Infine, Giulini ha parlato dei nuovi sponsor, cioè la Regione Sardegna, Banca Intesa e Tiscali, con cui sono stati firmati accordi annuali: «Questo sarà un “anno-test” e vedremo se la piazza risponderà adeguatamente alle sollecitazioni. Anche per lo stadio: inutile parlare di portarlo alla capienza di 18.000, se poi non c’è il ritorno positivo della tifoseria. Servirà a tutti e, se non avremo fatto bene, sarò io il primo a risponderne e a prendermi le critiche di tifosi e stampa. Ma, ovviamente, mi auguro che ciò non accada».