2014
Il nuovo Cagliari: la più giovane contro le vecchie del calcio italiano
Chiuso il mercato estivo, è tempo di resoconti per le squadre di Serie A. In un periodo in cui il calcio italiano non vive sicuramente il suo momento di maggior splendore, i presidenti delle società (chi più, chi meno) hanno provato a rendere più competitive le rispettive rose con nuovi innesti.
In questo clima in cui si spende sempre meno e si compra sempre più all’estero, non ci si possono certo aspettare i grandi colpi milionari di qualche anno fa. E come se non bastasse, i giocatori provenienti dai vivai non vengono praticamente mai considerati, e troppo spesso finiscono a giocare in categorie inferiori in cui non possono dimostrare il loro reale valore e crescere ad alti livelli.
L’età avanza, ma non per tutti. Proviamo a fare il punto su questo dato, guardando con particolare attenzione come la nuova proprietà del Cagliari si è comportata nei suoi primi mesi di attività.
Partiamo dal dato che riguarda in generale tutta la Serie A: l’età media è di 26,3 anni, fatto che pone quello italiano tra i campionati più vecchi d’Europa. Per quanto riguarda le singole squadre, fanalino di coda di questa speciale classifica è la Juventus campione in carica (27,9). Per citarne altre, Napoli, Milan e Roma presentano rispettivamente un’età di 27,2, 26,9 e 26,6 anni.
E il nuovo Cagliari di Giulini che posizione occuperà in questa graduatoria? Zeman (famoso per aver lanciato molti giovani nel grande calcio) potrà ancora una volta contare sulla freschezza di un organico con tanta voglia di stupire?
La risposta è semplice, e per molti anche abbastanza ovvia. I rossoblù si piazzano al primo posto con un’età media di 23,2 anni. A seguire, e ben distante dai sardi, c’è il neopromosso Empoli, con una media di 24,2. Quella attuata in Sardegna dal nuovo presidente è una vera e propria rivoluzione. Basti pensare che esattamente dodici mesi fa questo valore saliva a 25,7. I nuovi volti arrivati in estate confermano questo orientamento: dodici acquisti con un’età media di 21,8 anni, la più bassa della Serie A per quanto riguarda il mercato appena concluso.
La New Age del Cagliari vuole essere in controtendenza con quanto accade in Italia, promuovendo in prima squadra anche alcuni giovani di prospettiva: su 28 giocatori che compongono la rosa rossoblù, 7 sono cresciuti nel settore giovanile. Un fatto apparentemente non molto esaltante, ma se si confronta con quanto avviene in altre società può essere qualcosa di cui andare fieri (almeno in Italia).
«Quando li ho visti sembrava di vedere la primavera», ha detto qualcuno osservando il gruppo al gran completo. Come dar torto a una frase del genere. Analizzando infatti ancora più a fondo la rosa si può notare che gli unici 2 over 30 sono Conti e Cossu, e che ben 15 dei giocatori a disposizione del tecnico boemo sono under 23.
A stagione appena iniziata è ancora difficile dare una valutazione al rinnovamento messo in atto dalla nuova proprietà. Dimostrare di poter competere ad alti livelli con i giovani: questo dovrebbe essere l’obiettivo di questo nuovo ciclo, che deve però fare i conti con tante incognite legate ovviamente all’inesperienza.
Il Cagliari ha già iniziato a lavorare per raggiungere il suo obiettivo, tentando soprattutto di andare controcorrente all’interno di un mondo (quello del calcio italiano) che da troppo tempo sembra aver perso quell’identità vincente che tanto ci invidiavano dai campionati esteri. Sta ora a noi tifosi credere in questa squadra e aspettare una crescita tanto attesa.
Le grandi soddisfazioni arriveranno, è solo questione di tempo…