2014
Cagliari, un solo obiettivo: matare il Toro
E’ tempo di riscatto, è tempo di tornare a trovare la vittoria. Cagliari-Torino è più di uno scontro diretto per la salvezza. Il polverone sollevato dal deludente responso arrivato dall’Olimpico, non tanto per il risultato quanto per la prestazione, va messo a tacere. Per farlo occorre quanto prima trovare un risultato positivo, che oggi vale anche più del calcio spettacolo proposto dal boemo, visto a larghi tratti soltanto nella sfida casalinga contro l’Atalanta. Perdere questa sera significa aprire una crisi, soprattutto di risultati. Il campionato è lungo, lo ha detto anche Zeman ieri in conferenza stampa, ma quel Cagliari posto nel fanalino di coda proprio insieme alla compagine granata, ad un solo punto dopo tre giornate, non va giù a nessuno. Forse questo è anche il prezzo che si paga quando nasce una nuova società. La stessa società che ha restituito in breve tempo una casa al Cagliari; che ha provato a stimolare una tifoseria ormai assopita e amareggiata nel vedere il Cagliari disputare campionati fuori dalla Sardegna (senza dimenticare la delusione Is Arenas).
Ci vuole tempo, lo abbiamo compreso tutti. Anche se qualche brusio inizia a percepirsi. Scacciare via i fantasmi lo si può fare già da stasera. Zeman darà al suo Cagliari il mantello rosso per sfidare il Toro di Ventura. L’arena del Sant’Elia è già calda e la Curva Nord al completo farà colonna sonora agli attacchi rossoblù. Perché stasera per vincere bisogna attaccare, ma soprattutto segnare per tornare a sognare.