Continua la battaglia personale del deputato Mauro Pili per lo stadio Is Arenas. Questo il suo messaggio Facebook diretto al Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri: “In tre giorni si gioca il futuro del Cagliari in serie A e il Ministro dell’Interno non può stare a guardare quello che rischia di diventare un vero golpe sportivo ai danni della Sardegna e dei sardi. Se entro lunedì la Lega non riceverà l’indicazione certa di uno stadio dove giocare domenica prossima la partita con la Sampdoria è certo che il Cagliari non sarà nelle condizioni di accettare nessuno stadio alternativo. Le regole sono note a tutti e se tale situazione si dovesse reiterare per tre gare per il Cagliari non ci sarebbe futuro. Tutto questo costituirebbe un fatto gravissimo che minerebbe alla radice il rapporto tra l’opinione pubblica sarda e le istituzioni. Un Ministro dell’Interno sensibile e attento deve intervenire prima che sia troppo tardi. Lo deve fare con atti decisi, compreso un proprio urgente sopralluogo nello stadio di Is Arenas. La situazione attuale dell’impianto di Is Arenas risulta sempre condizionata dall’assenza di un’autorizzazione definitiva e questo, oltre all’incertezza gestionale di una squadra di calcio di serie A, comporta un grave e crescente problema di tensione tra le istituzioni e l’opinione pubblica sarda. Si tratta di una gravissima discriminazione tra la squadra del Cagliari e le altre squadra dello stesso campionato considerato che le condizioni di gran parte degli altri stadi italiani risultano molto peggiori di quelle dello stadio Is Arenas. I gravissimi e recentissimi crolli verificatisi negli stadi San Paolo di Napoli o il dall’Ara di Bologna, l’assenza di zone di prefiltraggio in gran parte degli stadi italiani, con le problematiche connesse a stadi inseriti nel tessuto urbano senza particolari accorgimenti viari esterni rendono di fatto univoco il problema della sicurezza degli stadi italiani. Non si possono per questo motivo applicare due pesi e due misure.
Le forze dell’ordine, l’impegno delle società, il buon senso e il senso di responsabilità hanno sino ad ora consentito il regolare svolgimento del campionato garantendo la piena funzionalità degli impianti sportivi in tutta Italia tranne che in Sardegna. La situazione dello Stadio Is Arenas costituisce di fatto una discriminazione palese, evidente sotto ogni punto di vista, formale e sostanziale, che mira a colpire la squadra sarda costringendola a giocare fuori casa anche le partite che dovrebbe giocare in casa. Tutto questo risulta insostenibile sia sul piano del diritto che delle normali relazioni tra società sportive e istituzioni e si configura come un vero e proprio accanimento burocratico contro la squadra sarda“.
Questi, infine, i quesiti urgenti rivolti al Ministro:
“SOPRALLUOGO URGENTE DEL MINISTRO
se non ritenga necessario affrontare personalmente, compresa un proprio personale sopralluogo all’impianto sportivo, al fine di evitare che tale impianto possa essere precluso per la partita in casa del 10 marzo prossimo con il rischio di alimentare tensioni che possono sfociare in gravi problemi di ordine pubblico;
AVOCARE AL MINISTRO TUTTI GLI ATTI
se non ritenga di dover adottare tutti gli atti necessari per avocare a se la decisione relativa allo svolgimento di tale partita e consentire al Cagliari di avere un trattamento non discriminatorio nei confronti delle altre squadre di serie A;
MONITORAGGIO URGENTE E COMPARAZIONE STADI
se non ritenga di dover effettuare con somma urgenza un monitoraggio da rendere pubblico della situazione degli stadi italiani di serie A al fine di poter comparare le situazioni sia sul piano burocratico che della logistica e della sicurezza;
UNIFORMARE DECISIONI SU STADI: TUTTI APERTI O TUTTI CHIUSI
se non ritenga di dover valutare al fine di evitare ulteriori e gravi discriminazioni che le determinazioni assunte dalle Prefetture vengano uniformate in un senso o nell’altro, o consentendo il pieno utilizzo a pari condizioni di tutti gli stadi, compreso quello di Is Arenas o, a pari condizioni, di precludere tutti quegli impianti che risultassero nelle stesse condizioni dello stadio Is Arenas“.